Insulti, minacce e calci alla compagna davanti alla figlia di 2 anni, arrestato

L'uomo, ubriaco, ha iniziato a dare in escandescenze sul treno dove è intervenuto un agente della Polfer. Alla stazione Nord di Busto è stato preso in consegna dagli agenti del Commissariato

profughi stazione nord polizia

Ieri pomeriggio gli Agenti della Volante del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio, chiamati ad intervenire per le gravi intemperanze di un quarantacinquenne peruviano, hanno infine proceduto al suo arresto, oltre che per resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato, per maltrattamenti ai danni della convivente che era anche costretta a subirne le violenze sessuali.

Alle 14,30 la pattuglia è accorsa presso la stazione delle Nord dove un collega del Compartimento Polfer di Milano, libero dal servizio, chiedeva ausilio per contenere e identificare uno straniero che, sul treno proveniente da Milano e appena arrivato a Busto, aveva dato in escandescenze urlando contro la compagna, insultandola, minacciandola con una bottiglia e colpendola con un calcio.

I poliziotti di via Foscolo hanno intercettato l’esagitato, in compagnia della donna e della loro bambina di due anni, nell’atrio della stazione e subito, affiancando il collega milanese, gli hanno chiesto i documenti. L’uomo, in evidente stato di alterazione dovuta all’alcool, si è immediatamente scagliato contro i poliziotti urlando minacce di morte e cercando di colpirli con il passeggino che faceva pericolosamente roteare come fosse una clava.

Finalmente bloccato a terra tra i passeggeri che assistevano sgomenti alla scena, il sudamericano ha continuato a dimenarsi riuscendo a colpire con pugni e calci i poliziotti – uno di loro ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio – che hanno dovuto ricorrere anche allo spray al peperoncino in dotazione per farlo temporaneamente desistere. Anche una volta caricato sull’auto di servizio, tuttavia, l’uomo ha continuato a scalciare danneggiando la volante e non si è fermato neanche in Commissariato dove, per lo stato di forte agitazione, l’esaltazione prodotta dall’alcool e la struttura fisica massiccia è stato necessario l’intervento di più poliziotti per neutralizzarlo.

Nel frattempo la compagna, visibilmente terrorizzata e con in braccio la figlioletta, si è finalmente convinta a raccontare ai poliziotti e a un’operatrice dell’associazione EVA onlus le prepotenze, le aggressioni verbali e fisiche e le imposizioni di rapporti sessuali che è stata costretta a subire negli ultimi due anni, da quando cioè convive con il quarantacinquenne a Busto Arsizio dopo la nascita della bambina. Il peruviano, con diversi precedenti e non nuovo ad angherie anche verso altre donne, è stato arrestato e condotto in carcere.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Febbraio 2020
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