Uva, Cassazione: “Nessun riscontro delle violenze”

Le motivazioni della suprema corte che assolsero agenti e poliziotti nel luglio scorso dall'accusa di sequestro di persona e omicidio preterintenzionale

cassazione

Nessuna prova di violenza subita: «Anche volendo ammettere che Giuseppe Uva disse forse di essere stato percosso (senza dire da chi, ma preannunciando intenti vendicativi) o che urlò “assassini mi avete picchiato” fatto sta che di quelle violenze fisiche non vi fu alcun riscontro».

Lo dicono i giudici della Cassazione secondo quanto riporta l’Adnkronos. Si tratta di alcuni stralci delle motivazioni alla base della decisione che lo scorso luglio scagionarono agenti e poliziotti dalle accuse di omicidio preterintenzionale e sequestro di persona ai danni dell’artigiano varesino morto nel febbraio 2008.

Scrivono i giudici della V sezione penale della Corte di Cassazione: “Nel caso di specie non vi fu alcuna violenza gratuita – sottolineano i giudici di piazza Cavour- se è vero che si rese necessario bloccare fisicamente Uva senza che poi risultassero visibili segni di sorta riconducibili ad afferramenti o immobilizzazioni”.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 13 Febbraio 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.