Coronavirus, come ottenere il “buono spesa”
Tutte le istruzioni per richiedere il buono destinato alle famiglie in difficoltà. Aperte le segnalazioni da parte dei comuni e delle attività commerciale

È ormai concreta la possibilità di richiedere al proprio Comune di residenza il contributo destinato alla spesa per alimentari o generi di prima necessità. Sono i singoli comuni a scegliere come dare questo contributo ai cittadini, se sotto forma di buono spesa oppure erogando direttamente generi alimentari. Il fondo destinato alla Lombardia è di 55,9 milioni di euro e il comune di Varese si è già attivato per permettere ai suoi cittadini di poterne fare richiesta.
Varesenews attiva un servizio di informazione ai cittadini e chiede la collaborazione dei comuni e dei punti vendita che vogliono promuovere una attività di supporto attraverso sconti o altre modalità.
PER I COMUNI
Possono compilarlo solo le amministrazioni comunali.
NOTA BENE: alcuni lettori stanno compilando questo modulo come se fosse quello per richiedere il buono spesa. Non è così: questo modulo serve per capire come i comuni vogliono erogare il buono. Per richiederlo occorre rivolgersi al proprio comune di residenza.
Qui i Comuni possono segnalare le modalità con cui erogheranno il servizio
PER GLI ESERCENTI
Possono compilarlo solo gli esercenti e supermercati che si propongono per il servizio con le amministrazioni.
Qui gli esercizi commerciali possono segnalare la propria adesione
Chi ha diritto al buono spesa
Secondo il documento della protezione Civile ciascun Comune «è autorizzato all’acquisizione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun Comune nel proprio sito istituzionale». Il contributo è destinato «ai nuclei familiari più esposti ai rischi derivanti dall’emergenza epidemiologica, con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico».
I supermercati che hanno già aderito
Coop ,Tigros e Iper: praticheranno uno sconto del 10% con modalità simili. Non si avrà diritto all’agevolazione alla cassa, ma verrà concessa direttamente alle amministrazioni tramite modalità diverse. La più semplice prevede l’acquisto da parte dei comuni di card prepagate. Sono già state attivate operazioni da alcune realtà. Per esempio, se il Comune di Varese acquista 20mila euro di card Tigros o di Coop ne verranno consegnate per 22mila euro.
Il comune di Varese è il primo che si è attivato per promuovere l’iniziativa proponendo di allargare ai diversi comuni e supermercati il servizio di comunicazione facilitando così i cittadini.
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sarebbe interessante capire tutte queste persone in dificoltà varie, sparse in tutta italia, come si mantenevano da vivere fino a 2 settimane fa….
e sarebbe ancora più interessante, a fine emergenza, se si facessero dei bei controlli