Coronavirus, primo positivo alla Provvidenza: “Anziano isolato e attuato il piano di emergenza”
L'anziano è stato isolato nel reparto hospice, svuotato e pronto ad accogliere eventuali altri contagiati. La direzione: "Tutto il personale è preparato per affrontare la situazione"
C’è un primo caso di coronavirus all’interno dell’istituto La Provvidenza di Busto Arsizio. Si tratta di un uomo che era ospitato all’interno del centro che nelle ultime ore è stato trovato positivo al test del Covid-19.
“L’anziano in questo momento è stato isolato nell’Hospice della nostra struttura -spiega l’azienda- che è stato preventivamente svuotato e sanificato per poter ospitare eventuali altri casi e consentirci di prestare assistenza in maniera adeguata”. Contemporaneamente “in Istituto è stato attuato il piano di emergenza, definito nelle scorse settimane da parte della Direzione Sanitaria che prevede un potenziamento di tutte le misure preventive e contenitive nel reparto in cui l’anziano era ricoverato. L’obiettivo è quello di contenere il contagio e tutelare la salute dei propri anziani e di tutti gli operatori”.
In tutto il resto della struttura, l’Istituto si impegna a proseguire le attività con la massima professionalità e attenzione adottando tutte le misure preventive previste dalla normativa.
Il Dottor Carlo Augusto Marazzini, Direttore Sanitario dell’Istituto La Provvidenza, ci tiene a rassicurare il territorio e le famiglie degli altri anziani su quanto predisposto da Provvidenza per contenere il contagio: «Tutto il personale socio-sanitario è stato in queste settimane preparato e allertato per far fronte a questa eventualità. Sta lavorando con professionalità e competenza per prestare la migliore assistenza possibile e continuare a monitore le condizioni di salute di ciascuno di essi in maniera puntuale».
Le famiglie degli altri anziani sono state tempestivamente informate, grazie alle comunicazioni inviate giovedì mattina. Il Direttore Generale, Dottor Luca Trama, dichiara: «L’impegno primario di Provvidenza è quello di tutelare la salute dei più fragili e di tutti i dipendenti che in questo momento sono chiamati a operare in un contesto chiaramente difficile. Contiamo anche sulla fiducia che da sempre le famiglie hanno riposto nell’operato della nostra struttura per superare insieme questo difficile momento».
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