Con la cyclette sul balcone mi godo un pezzetto di primavera
Cosa fare nelle ore liberate dall'emergenza coronavirus? Si può pedalare e sentire il profumo della primavera
La nostra lettrice Nina Di Stasi ci racconta questa strana stagione vissuta tra il balcone e la camera in sella alla sua cyclette
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È una primavera strana questa, la percepisco all’interno della mia abitazione, ma è più forte e intensa e sopratutto ha un profumo che mai avevo sentito dal balcone di casa che da su una via di grande passaggio. L’ho annusata profondamente facendola arrivare in ogni punto della mia anima e del mio corpo, l’aria pulita mi ha fatto venire voglia di posizionare la cyclette in prossimità della ringhiera e con le imposte aperte ho cominciato a pedalare a ritmo a volte pacato e a volte intenso, immersa in questa primavera di cui ne puoi vedere solo un pezzetto, quello offerto dalle finestre o balconi.
Mi accontento lo stesso e ne provo piacere, sopratutto quando sento quei caldi raggi di sole raggiungere il mio volto e poi improvvisamente arriva una musica lontana e vicina nello stesso tempo che invita altre persone ad uscire, si popolano così gli orifizi dei condomini circostanti di gente che non conosci affatto ma che condivide con te la stessa ansia e paura di ciò che sta accadendo e quindi silenziosa e col magone in gola e magari con le lacrime agli occhi ascolta L’inno d’Italia, l’inno di Mameli così da sentirsi parte di un unico disegno!
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