Sesto piange “Gino” lo storico gestore del Bottegone

Angelo Clerici, aveva 91 anni. Era molto conosciuto a Sesto per la sua attività di commerciante. Il ricordo dei colleghi

bottegone sesto calende

Si è spento all’età di 91 anni Angelo Clerici, proprietario e gestore dello storico minimarket nel centro di Sesto Calende. Nonostante il negozio, la cui ultima sede si trovava era in largo San Carlo, fosse chiuso ormai da qualche tempo, la scomparsa del negoziante, noto a tutti nella zona come “il Gino del Bottegone”, ha rammaricato la cittadinanza sestese in un periodo già particolarmente difficile a causa della notizia del contagio da coronavirus che ha colpito anche l’ex sindaco Marco Colombo.

«Come Commercianti –dichiara Marco Limbiati, consigliere di Ascom – abbiamo il dovere di ricordarlo come generoso imprenditore che con il proprio aiuto ha reso possibile le tante e diverse feste popolari e di partito (indipendentemente da colore e appartenenza). Uno dei primi a far conoscere alla nostra Città il Mondo dei Supermercati ma con il Cuore e semplicità del negozio della porta accanto. Un abbraccio affettuoso a tutti i Suoi cari da parte di tutti i Tuoi Colleghi».

Al cordoglio si unisce anche l’amministrazione comunale, con il vicesindaco e assessore al commercio Edoardo Favaron che ha voluto ricordare personalmente ricordare “il Bottegone”: «Come assessore al commercio ho un ricordo che si perde nella notte dei tempi perché per anni il Bottegone, perché questo era il nome del negozio storico da lui magistralmente gestito con la moglie e le figlie e diventato poi Supermercato Clerici,  è stato il 1 a Sesto Calende in Assoluto. Un supermercato però – spiega il vicesindaco – diverso dagli altri, un supermercato di vicinato. In quel supermercato per anni tanti cittadini e io stesso ho fatto gli acquisti alimentari per le mie attività e spesso mi soffermavo con lui a scambiare quattro chiacchere. Un vero commerciante – conclude Favaron-, di valore assoluto e con un’umanità eccezionale. In tempi non sospetti lui concedeva a chi non aveva grandi possibilità il famoso credito al consumo: dilazionava i pagamenti ed è stato l’ancora di salvezza per molti. Tante persone devono gratitudine a questo grande uomo. Oggi perdo un grande collega, un signore in tutti i sensi e voglio concludere (il mio ricordo, ndr) con un “CIAO GINO E GRAZIE”».


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Pubblicato il 13 Marzo 2020
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