Il trust del basket agli abbonati: “Non chiedete il rimborso per le partite saltate”
Lettera de "Il basket siamo noi" ai tifosi che hanno la tessera annuale: "Compatti a sostegno della Pallacanestro Varese anche in un momento difficile per tutti"

Il nuovo stop del campionato di basket cambia di nuovo la prospettiva delle squadre impegnate in Serie A e negli altri tornei, ma anche quella dei tifosi di tutta Italia. Di quelli più affezionati in particolare: gli abbonati, che al termine della scorsa stagione o durante l’estate 2019 hanno pagato – in anticipo – la propria tessera e che ora si vedono costretti a non poter assistere alle partite.
Gare che ora sono del tutto ferme ma che in futuro potrebbero giocarsi (è accaduto anche sabato sera a Trieste e a Roma) a porte chiuse, senza pubblico. Match che sono compresi, ovviamente, negli abbonamenti e che per questo potrebbero essere soggetti alle richieste di rimborso da parte di chi, pagante, non ha ricevuto in cambio il “servizio atteso”. In alto: un’immagine di Varese-Trieste del 19 gennaio, ultima gara ufficiale disputata alla Enerxenia Arena
Per le società, comunque la si guardi, è un problema serio: se la Openjobmetis dovesse giocare gare di cartello a porte chiuse, perderebbe incassi importanti (tra i 20 e i 30mila euro di soli biglietti più i rateo abbonati) e per club come quello biancorosso, costretti a fare i conti al centesimo, la situazione potrebbe diventare insostenibile. Sempre che – oggi, domenica 8 marzo, non ci sono certezze in nessun senso – il campionato venga portato a termine, cosa non scontata a questo punto.
In questo discorso si inserisce oggi l’associazione “Il basket siamo noi” che da alcuni anni coalizza centinaia di supporters varesini grazie a una forte operazione di fidelizzazione e di sostegno alla società cestistica. Il direttivo del Trust ha scritto una lettera indirizzata proprio agli abbonati (che siano o meno soci de IBSN) nella quale invita a non chiedere rimborsi per le partite alle quali -eventualmente non si potrà assistere. Un modo per stare vicini a una società che si trova a fare i conti con contratti da rispettare per giocatori, staff, dipendenti, utenze e tanto altro ma che a questo punto rischia di non avere una bella fetta degli introiti previsti.

«Caro Abbonato,
Caro Tifoso,
siamo tutti consapevoli dell’enorme difficoltà che ognuno di noi sta vivendo in questo momento storico di fragilità in cui ci sentiamo impotenti contro qualcosa che non conosciamo e che sta travolgendo le nostre esistenze: confusione, preoccupazione per la salute, per l’economia del nostro paese, per il lavoro, per la solitudine che l’isolamento forzato genera.
Oggi diventa ancora più importante fare squadra.
La chiusura degli impianti e l’obbligo di giocare a porte chiuse avrà un impatto devastante per la nostra società, che, come ben sappiamo, già fatica a sostenere i costi.
A prescindere dalle decisioni che verranno prese dalla Società e dalla Lega in merito ai possibili rimborsi, dalle condizioni contrattuali dell’abbonamento e dall’eventuale intervento del governo a supporto delle società, riteniamo che la società mai come ora abbia bisogno di sentire la nostra vicinanza ed il nostro supporto.
Parlando coi tifosi in tanti hanno subito dichiarato di voler rinunciare a qualsiasi forma di rimborso per le partite a cui non potranno assistere e questo ci ha fatto riflettere sull’importanza di questo gesto (per i più scontato) per far sentire alla società che non è sola…che i tifosi ci sono!
Siamo certi che ognuno di noi, animato dal grande Amore per la Pallacanestro Varese aveva in cuor proprio già pensato a questo gesto altruistico e non vogliamo certo avere la presunzione di essere tifosi migliori degli altri nel segnalare questa iniziativa.
Crediamo solo che per la società sia importante sentirci vicini… non limitiamoci a non chiedere il rimborso! Dichiariamo al mondo che i tifosi di Varese, compatti, uniti per il bene della Pallacanestro Varese non chiederanno alcun rimborso!
Noi siamo pronti a questa sfida e speriamo che in tanti scrivano alla società e divulghino a media e social!
Ripartiamo dal corona virus più forti e più compatti perché.. #NoiSiamoVarese, ora più che mai!».
Il Basket Siamo Noi
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