“Il Decreto tutti promossi annulla credibilità e senso di responsabilità”

La paura che il valore del lavoro di tanti docenti non venga riconosciuto nella lettera di Annachiara Cavallone, docente varesina, al Ministro dell'Istruzione

scuola coronavirus

Un messaggio da parte di una scuola che non si arrende, ma che ancora una volta teme di non vedere il suo valore riconosciuto dalle istituzioni.

È quello contenuto nella lettera che una docente di italiano dell’Istituto professionale Einaudi di Varese ha inviato al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. Due pagine che evidenziano tutti gli sforzi dei professori per coinvolgere gli studenti e donare valore al loro tempo in questo momento così strano, ma anche il rischio che la soluzione “tutti promossi” in discussione al tavolo del Governo in questi giorni abbassi la credibilità della scuola e l senso di responsabilità dei ragazzi.

«Nei primi giorni di chiusura – scrive Annachiara Cavallone, docente varesina – mi sono occupata di contattare gli studenti e avviare le piattaforme. Ho cercato i miei studenti “casa per casa”, li ho stanati uno ad uno, anche i più pigri, anche i più svogliati. Anziché disperarmi sul fatto che avrebbero potuto copiare, ho ritarato con entusiasmo la programmazione canonica. Ho pensato a dei lavori che potessero fare di questo tempo un buon tempo per i miei alunni e che sollecitassero, fra l’altro, le tanto invocate competenze digitali che, proprio in questi giorni, mi accorgo spesso mancare nei cosiddetti “nativi digitali”. Per esempio, una classe, passata alle cronache del mio Istituto per casi di cyberbullismo, sta lavorando ora su Instagram, dove pubblica storie e racconti, imparando a scrivere e ad usare con più efficacia i social».

Un modo di lavorare impegnativo, diverso, e spesso mai svolto prima, che nonostante ore di lezione obbligatorie e volontarie, riunioni del Consiglio di classe, stesura di programmi alternativi, orientamento per i ragazzi di quinta superiore e molte altre attività, rischia comunque di non essere considerato in base al suo vero valore dalle istituzioni.

«Che valore sta dando Lei – scrive l’insegnante dell’Einaudi rivolta al ministro Azzolina – a questo lavoro, al lavoro dei tanti docenti che con naturalezza hanno scelto di lavorare e continuare il dialogo educativo, decretando oggi il “tutti promossi”? Il lavoro che ho e abbiamo fatto finora mi e ci consente di avere strumenti di valutazione dei ragazzi, persino di valorizzarne le qualità emerse in questo periodo o di aiutare chi è rimasto indietro. Che immagine ha e dà di noi al paese? Sanguinari assetati di bocciatura in un anno come questo? E se proprio il Ministero temeva bocciature e ricorsi, timore poco plausibile e comunque situazione da evitare, non poteva procedere con una circolare più avanti (come del resto si fece lo scorso anno con circolare di fine maggio per i primi anni degli Istituti Professionali), lasciando che questo tempo fosse un buon tempo, in cui gli studenti si affidavano ai loro docenti con fiducia, rispetto ed impegno?»

Un decreto che secondo la docente varesina non solo toglie credibilità agli insegnanti di tutto il paese, ma rischia di allargare ancora di più il distacco che esiste tra famiglie e scuola.

«Ancora una volta – conclude l’insegnate – il Ministero (come quelli passati del resto) ha mortificato la nostra professionalità, squalificandola e impoverendola, non solo, come è noto, economicamente e contrattualmente. Oggi lo fa anche culturalmente, privandomi del mio ruolo che prevede anche il valutare, valorizzando o rimandando. Ma forse è un tempo in cui dobbiamo per decreto dire che andrà tutto bene, anche se non va bene per niente».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 05 Aprile 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.