Le persone entreranno ancora nei negozi?
Sono molte le domande che in questa fase di transizione le imprese fanno ai dirigenti di Confcommercio. Collini: «Si va dalla sospensione degli affitti alle sanificazioni, per arrivare all'immancabile tema del credito».

In questo momento, alle porte della tanto attesa Fase 2, sono molte le domande che si affollano nella mente di un commerciante. Problemi concreti che si sommano a paure nuove, legate all’emergenza sanitaria. D’altronde se tutto è inedito in questa situazione, possono esserlo anche alcune paure e timori rispetto a una ripartenza su cui pende l’incognita terribile di un virus non ancora del tutto sconfitto.
Le associazioni di categoria in questo momento drammatico hanno fatto un grande lavoro di ascolto tra gli associati raccogliendo speranze, desideri e perplessità nella consapevolezza che solo con una grande opera di ricostruzione condivisa e partecipata potrà generare un nuovo futuro.
A Rudy Collini, presidente di Ascom Confcommercio Busto Arsizio e a sua volta commerciante, abbiamo chiesto quali sono le domande e i dubbi più frequenti che in questo momento arrivano dagli associati di Confcommercio della provincia di Varese. «Pensando a quando verrà dato il via libera alle riaperture – racconta Collini – la richiesta è su cosa esattamente si potrà fare e cosa sarà vietato fare. Ora c’è il nuovo protocollo, ma da due mesi aleggia il timore e l’incertezza sulla ripresa. In molti hanno il terrore che la gente farà fatica ad entrare nuovamente nei negozi».
Come si diceva ci sono problemi nuovi e domande che un imprenditore attivo nel commercio è abituato a porsi per la natura stessa del suo business, soprattutto in un momento in cui il “cassetto” per molti risulta vuoto . «Il pagamento degli affitti è un tema sempre presente – continua Collini -. Gli associati si rivolgono a Confcommercio chiedendo come e se sospendere i pagamenti dei canoni o domandare ai proprietari uno sconto. Allo stesso modo destano grande preoccupazione le sanificazioni su cui ci sono poche certezze. Come farle? Con quali prodotti? Quali le regole da seguire in base al tipo di attività? Dubbi che dovrebbero essere dissipati dal nuovo decreto».
E infine, il grande tema immanente nel dibattito interno alle imprese: come ottenere finanziamenti e crediti per sostenere la liquidità, argomento a cui Confcommercio ha dedicato un convegno, online naturalmente. «Su questo tema – conclude Collini – sono veramente tante le richieste di consigli e consulenze, in particolare sull’opportunità o meno di accedere ai finanziamenti previsti del decreto Cura Italia. I commercianti si rendono conto che si tratta di un prestito e ciò, sapendo che i soldi andranno comunque restituiti, per molti di loro è un freno».
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