La Fondazione Gimbe accusa di poca trasparenza la regione che querela

In un'intervista al Corriere della Sera, il presidente della Fondazione elenca 4 punti critici nella presentazione dei dati. La replica "Accuse intollerabili"

gallera fontana

Regione Lombardia ha deciso di querelare la Fondazione Gimbe e il suo presidente Nino Cartabellotta che, in un’intervista al Corriere della Sera, accusa l’ente lombardo di poca trasparenza sui dati: « Accuse intollerabili e prive di ogni fondamento – si legge in una nota regionale – per le quali il presidente di Gimbe dovrà risponderne personalmente. I nostri dati, come da protocollo
condiviso da tutte le Regioni, vengono trasmessi quotidianianamente e con la massima trasparenza all’Istituto Superiore Sanita’».

Di fatto, nell’intervista di Simona Ravizza e Fiorenza Sarzanini, il presidente del Gimbe spiega perché la Lombardia non è pronta a riaprire i confini.

Sono 4 gli indicatori: la percentuale di positivi ogni giorno “è più alta di quella annunciata”, in quanto il dato non deve essere calcolato sul totale dei tamponi eseguiti ma solo su quelli con cui si fa diagnosi, escludendo quelli di verifica. «Così ben si vede – si legge nell’articolo – come, nella settimana tra il 4 e il 27 maggio, la percentuale di tamponi diagnostici positivi in Lombardia (6%) è superiore alla media nazionale (2,4%). L’ultimo dato comunicato dalla Lombardia è invece dell’1,7%».

I tamponi “diagnostici” che vengono fatti in Lombardia sono ancora troppo pochi: 1608 per 100.000 abitanti secondo il Gimbe: « Quanti sarebbero davvero i casi se la Lombardia facesse un tamponamento massiccio?»

Stando sempre alla tesi della Fondazione, l’incidenza di nuovi casi per 100.000 abitanti, rispetto alla media nazionale (32), è nettamente superiore in Lombardia (96). Il quarto punto critico, secondo Cartabellotta è la sovrastima dei guariti: « perché li comunica insieme ai dimessi di cui non è noto lo status di guarigione, clinica o virologica».

Stando ai dati forniti da Regione, i test positivi in totale sono 116.853: di questi 29356 contagiati sono guariti, 8725 sono stati dimessi e sono tornati al proprio domicilio. In isolamento fiduciario ci sono 24.718 lombardi. Rimangono ancora ricoverate 5314 persone di cui 307 in terapia intensiva.
Nella giornata di ieri, i tamponi diagnostici positivi sono stati 384 mentre i pazienti da verificare risultati ancora infetti sono stati 304.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Maggio 2020
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