In memoria di Sandro Crespi

I ricordi di chi lo ha conosciuto e che con lui ha condiviso parte della sua vita

Sandro Crespi in memoria

Varesenews vuole rendere omaggio a chi se n’è andato in silenzio, senza un momento in cui elaborare il lutto, la possibilità di dirsi ciao. Per questo abbiamo aperto un “memoriale” per raccontare chi oggi non è più tra noi. Per partecipare potete scrivere qui. Il servizio è gratuito.

Alessandro Crespi si è spento lo scorso aprile all’ospedale di Gallarate, dopo una lunga malattia. Aveva 73 anni.

Sandro Crespi ha insegnato a generazioni di angeresi, sestesi, ranchesi e tainesi: fu professore di educazione motoria alle scuole medie di Angera, fu maestro di pallavolo a Sesto Calende e Castelletto Ticino, mentre ad Angera di tennis da tavolo.

«Io e Alessandro siamo stati colleghi alle medie di Angera per diciotto anni», ricorda Stefania Bertini, ex professoressa di Lettere, « insegnavamo nelle stesse classi e abbiamo sempre mirato, in modo particolare, all’educazione degli alunni, sia nelle ore curriculari che extracurriculari, partecipavo con entusiasmo alle sue attività in palestra e questo nostro condividere infondeva fiducia e sicurezza ai ragazzi. Eravamo sulla stessa lunghezza d’onda».

Equilibrato e animato da un grande spirito decisionale: «Era un uomo di grande umanità – continua Bertini – e aveva un ottimo rapporto con gli alunni, che anche dopo anni lo ricordano con affetto. Vedeva chi era in difficoltà e gli andava incontro senza che gli venisse chiesto nulla; guidava i ragazzi con serenità e autorevolezza».

Era determinato, serio, comunicativo e consapevole delle sue capacità, anche se «era modesto: conosceva le sue capacità ma non prevaricava mai gli altri», sottolinea l’insegnante. «Ho partecipato insieme a lui a molti eventi scolastici, eravamo presenti l’uno all’alta senza mia intralciarci. In tanti anni non abbiamo mai avuto uno screzio». «Era una persona su cui si poteva contare, non ti lasciava mai indietro».

«Sandro – racconta Roberto Caielli, collega e amico – è morto all’ospedale di Gallarate dopo un lunga malattia che ha affrontato con grande forza e coraggio. Purtroppo la situazione di emergenza che viviamo gli ha sottratto la vicinanza dei suoi cari. Era un uomo di scuola e di sport, appassionato e bravissimo professore e maestro». Anche durante gli anni della passione ha portato avanti la sua vocazione, insegnando nuoto e continuando a partecipare alla vita della comunità.

«Personalmente perdo un carissimo amico e un collega molto bravo di poco più anziano che per me è stato anche un po’ un maestro e un sicuro punto di riferimento», conclude Caielli.

 

Un ringraziamento speciale alla sua famiglia, che ci ha fornito la foto di Sandro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Giugno 2020
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