Sedici maratone in quattro settimane, una sfida in memoria di Luca
Il maratoneta Andrea Arnaboldi vuole raccogliere denaro per aiutare i bambini con genitori malati di Sla. Il prossimo anno correrà 42 maratone in 42 città in 60 giorni

42 maratone in 42 città in 60 giorni. Andrea Arnaboldi, 40 anni, mental coach di Galliate Lombardo, si era dato un obiettivo davvero molto alto, ma il Covid-19 ha cambiato i piani. Le maratone sono diventate 4 a settimana per 4 settimane. Una sfida riuscita che si concluderà domenica 28 giugno a Bodio Lomnago. Ma il sogno iniziale non è accantonato, è solo rimandato e l’anno prossimo Andrea si rimetterà a correre per tutta l’Italia. La spinta non sono solo la forza di volontà e la determinazione ma la voglia di fare qualcosa per i bambini che hanno i genitori malati di Sla, raccogliere fondi per loro, perché possano studiare ma anche andare in vacanza, iscriversi ad attività sportive.
L’amico di Andrea Arnaboldi, Luca Dalla Bona, è morto a 39 anni ucciso dalla Sla, in soli due anni: ha lasciato la moglie e due bambini di 2 e 7 anni. Al dolore per la perdita di un amico s’è aggiunta la preoccupazione per una famiglia che dal quel momento doveva provvedere a se stessa, senza il sostegno di Luca. Da qui è partita l’idea di un tour che avesse due scopi: raccoglie denaro per i bambini con genitori malati di Sclerosi Laterale Amniotrofica e allo stesso tempo spiegare ai ragazzi delle società sportive d’Italia quale forza immensa abbia in sé lo sport; quale energia e potenza ti lasci dentro raggiungere un traguardo con sacrificio e sofferenza.
E così, con il supporto di supporto di AISLA, è nata l’idea di “Continua a sognare tour“: correre per tutta Italia, 42km, quasi ogni giorno, con qualche pausa, incontrare più ragazzi possibile e sensibilizzare su una questione davvero delicata, ovvero spesso chi si ammala ha una preoccupazione in più, non poter più dare aiuto e sostegno, anche economico, ai propri famigliari.
Quando la pandemia è esplosa Andrea ha dovuto rimodulare i suoi obiettivi, ma non si è fermato: ha fatto comunque quattro maratone ogni settimana per quattro settimane qui in provincia di Varese, partendo ogni giorno da casa sua, Galliate, e andando poi ogni giorno a lavorare, facendo quindi una vita “normale”. Ha corso per quattro settimane ogni martedì, giovedì, sabato e domenica: ogni volta 42 chilometri e qualche metro. Uno sforzo incredibile.
«Quando ci siamo resi conto che a causa dell’emergenza, il tour si sarebbe fermato abbiamo deciso di proseguire con una sorta di allenamento che sarà propedeutico per il “Continua a sognare tour” dell’anno prossimo – spiega Andrea Dragoni, organizzatore dell’iniziativa – Andrea Arnaboldi ha un fisico particolare che stiamo tenendo sotto controllo allo scopo di attingere dati che serviranno anche per una tesi dell’università Statale. Stiamo quindi raccogliendo informazioni sulle condizioni fisiche dopo ogni maratona, studiamo programmi di allenamento e di nutrizione. Valutiamo l’importanza della preparazione mentale sulla capacità di recupero».
Insomma, l’obiettivo è diventato anche scientifico: «Tutto ciò che abbiamo raccolto e raccogliamo è custodito da AISLA e “congelato” a causa della situazione e va a creare una base di fondi per iniziare a supportare i figli delle famiglie con un malato di SLA – spiega Dragoni – Abbiamo proposto alle aziende locali che ci hanno sostenuto, di restituire loro il contributo offerto, visto anche la crisi dovuta alle chiusure delle attività durante l’emergenza. Hanno tutte rifiutato. Un bel gesto che ci spinge ad andare avanti».
L’appuntamento è quindi per domenica 28 giugno a Bodio Lomnago quando Andrea Arnaboldi incontrerà la famiglia di Luca Dalla Bona e tutti quelli che vorranno essere presenti.
La sfida vera riparte nel 2021.
Chi volesse donarec/c intestato ad “AISLA Onlus – Continua a Sognare”
IBAN IT 48 E 03062 34210 000002081319
causale: CONTINUA A SOGNARE
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