Palazzo Verbania, riapertura con termoscanner
Oltre alla temperatura anche la prenotazione sarà d'obbligo per poter tornare a visitare il celebre Kursaal

Sculture all’aperto, mascherina e termo scanner all’ingresso e obbligo di prenotazione.
Regole ferree che valgono per tutti i visitatori alla vigilia della riapertura di Palazzo Verbania, gioiello art nouveau realizzato più di un secolo fa come teatro, poi divenuto albergo e infine casa della cultura luinese, come è oggi il palazzo in posizione baricentrica fra la fine di viale Dante e l’inizio della zona dell’imbarcadero che introduce al porto vecchio.
I battenti del palazzo sul lago riapriranno sabato 11 luglio.
Gli uffici comunali hanno predisposto un regolamento che verrà applicato anche per la gestione dell’info point, al pianterreno.
Per visitare la palazzina nei suoi elementi architettonici e per poter accedere agli archivi Chiara e Sereni sarà necessario prenotare.
Resta fruibile al pubblico la mostra appositamente allestita in formato plein air di Angelo Bozzola “Spazio e ferro”.
Nel parco a lago del Palazzo sono state difatti installate due sculture monumentali degli anni Cinquanta e primi anni Sessanta, Funzione-Sviluppo di Forma Concreta (1958) e Iterazione (1962), sei quintali di ferro e acciaio corten affacciati sul lago e in dialogo col paesaggio. Anche sul balcone al primo piano, spicca, con lo sfondo delle montagne, la grande Funzione-Sviluppo di Forma Concreta (1955) in acciaio inox con finitura lucida a specchio. Il percorso in esterno, pensato nella logica del distanziamento, ma anche per valorizzare lo splendido progetto dei giardini, mette in luce la ricerca dell’artista concentra sulla costruzione di forme plastiche astratte, create dal concatenarsi di un modulo elementare. Una “mono-forma” che si moltiplica e crea sequenze infiniti di soluzioni possibili. Ispirato dalle ricerche spaziali del secondo dopoguerra, Bozzola immagina superfici mobili, varchi nella materia, tagli prospettici per spingere lo sguardo verso l’orizzonte.
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