Lombardia, è l’ora delle vendemmia: il mercato soffre ma il raccolto si annuncia abbondante
Un settore, quello vitivinicolo lombardo, che rappresenta un segmento importante del fatturato agricolo, anche se quest'anno le conseguenze della pandemia incidono su consumi ed esportazioni
Scatta l’ora della vendemmia in Lombardia e le previsioni, secondo la Coldiretti regionale, sono per un raccolto abbondate, circa il 10% in più rispetto all’anno scorso.
Oggi l’inizio della stagione, con il distacco dei primi grappoli di uva in Franciacorta. Nei prossimi giorni le operazioni entreranno nel vivo anche in Oltrepò Pavese, mentre gli ultimi a partire saranno i viticoltori della Valtellina, verso fine settembre.
Un settore, quello vitivinicolo lombardo, che rappresenta un segmento importante del fatturato agricolo, anche se quest’anno i conti rischiano di essere deludenti: «In Lombardia ci sono più di 20mila ettari a vigneto, oltre 3mila imprese vitivinicole, con una produzione che per circa il 90% è costituita da vini di qualità grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt. Proprio questa tipologia di prodotto in particolare quest’anno ha subito un crollo nelle vendite a causa dell’emergenza coronavirus: a pesare sia la chiusura forzata di alberghi, agriturismi, enoteche, bar e ristoranti, sia il calo delle esportazioni aggravato dalle difficoltà logistiche riscontrate nei mesi scorsi».
Nonostante questo momento non facile il vino lombardo è sempre più conosciuto e apprezzato nel mondo, come ha ricordato oggi l’assessore regionale all’agricoltura: «Siamo diventati una grande regione vitivinicola. I produttori mi dicono che quella del 2020 sarà un’ottima annata, meteo permettendo. Questa crisi economica deve insegnarci ad alzare ulteriormente la qualità dei prodotti, la capacità di comunicare all’esterno ciò che facciamo e a fare squadra, per andare compatti ad affrontare i mercati. La Regione deve fare ciò che le compete per aiutarli: burocrazia zero, aiuti economici rapidi e soluzioni al problema della manodopera, che sembra in questo momento quello che più preoccupante per il settore».
Per quanto riguarda il sostegno economico al settore, la Regione ha lanciato l’iniziativa #iobevolombardo: «Si tratta di un bando semplificato da 3 milioni di euro con cui promuoviamo l’acquisto di vino locale da parte dei ristoranti lombardi. Un intervento molto apprezzato che intendiamo replicare in futuro. Sotto il profilo professionale dobbiamo invece ovviare al problema del reperimento della manodopera. Il protocollo del Governo prevede infatti la quarantena per i braccianti che arrivano dall’estero. Ora più che mai ritengo un errore la scelta fatta da Roma di non reintrodurre i voucher in agricoltura. Regione Lombardia intende però
rispondere alla domanda del settore agricolo, favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, coinvolgendo anche i cittadini percettori del “reddito di cittadinanza”. In particolare, raccoglieremo le candidature, d’intesa con le organizzazioni professionali, attraverso il contributo dei Centri per l’impiego, ai quali che intende candidarsi potrà inviare una mail di adesione indicando esperienze, disponibilità e situazione logistica».
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