Mondiali di ciclismo a Varese, Oldani: “Siamo pronti, vogliamo vincere questa gara”
Il presidente della “Binda” conferma l’interesse a organizzare l’evento, ma allo stesso tempo rilancia: “L’Uci deve darci risposte concrete e mi aspetto supporto anche dal Governo”
I mondiali di ciclismo 2020 erano in programma ad Aigle-Martigny, in Svizzera, ma la decisione del Governo rossocrociato di prorogare le norme anti-contagio fino al 30 settembre hanno costretto gli organizzatori a una brusca marcia indietro. L’Uci – l’unione ciclistica internazionale, l’ente del ciclismo mondiale – è rimasta così senza una sede per la manifestazione, prevista per la settimana dal 21 al 27 settembre.
Varese, forte della capacità organizzativa della Società Ciclistica “Alfredo Binda” ha provato a informarsi per capire come poter portare l’evento iridato in città.
«Mi hanno chiesto se sarei stato in grado di organizzare i mondiali – spiega il presidente della “Binda” Renzo Oldani – la cosa mi ha stuzzicato e ci siamo informati. Ho iniziato a ricevere telefonate e a mia volta mi sono mosso con le istituzioni. Abbiamo formulato una richiesta ufficiale, l’entusiasmo ci ha un po’ travolto, ci siamo messi a fare due conti e l’Uci ci ha dato una risposta per sondare la nostra volontà».
I tempi sono strettissimi, mancherebbe meno di un mese e avere alle spalle un sistema già collaudato è un punto a favore della società varesina. Sono diverse le candidature partite dall’Italia per organizzare l’evento: Peccioli e Pontedera in Toscana, Piemonte-Barolo, Sardegna, Abruzzo, Firenze-Mugello e anche Imola, ma nessuna di queste ha una base già pronta come Varese, fresca del Trittico Lombardo.
«Sarebbe un evento più corto rispetto a un solito mondiale: meno gare in meno giorni. L’Uci al momento ci ha risposto inviandoci un Cahiers des Charges generale, come se non ci trovassimo in una situazione di emergenza. Quando abbiamo organizzato i mondiali nel 2008 abbiamo avuto 5 anni di tempo, qui stiamo parlando di meno di un mese. Siamo interessati a ospitare l’evento ma così facendo i costi sarebbero troppo alti. Siamo in grado di organizzare le corse, ma abbiamo bisogno del dovuto supporto. All’Uci quindi chiediamo: dateci delle informazioni corrette e proviamo a capire come poter fare».
L’arrivo dei mondiali del 2008 con la vittoria di Alessandro BallanIl percorso sarebbe tutto sul territorio cittadino a Varese, un circuito molto simile a quello dei mondiali del 2008 con qualche piccola variazione.
«Non siamo dei folli che vanno all’arrembaggio – conclude il numero uno della “Binda” -, ci vuole il giusto supporto economico da parte del Comune, della Regione e anche dello Stato perché sarà un evento che porta prestigio a tutta l’Italia. Anche per la Lombardia, dopo tante difficoltà, sarebbe un segnale fortissimo. Non ci resta che aspettare la risposta dell’Uci, che potrebbe arrivare tra un’ora o cinque giorni. Noi ci siamo messi in gioco, è una corsa e speriamo di vincerla. Diciamo che dal punto di vista tecnico-organizzativo abbiamo un margine di vantaggio. Ci abbiamo messo il cuore e la disponibilità, vediamo cosa succede».
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