Sindacati preoccupati: i trasporti scolastici non sono sufficienti
Cgil, Cisl e Uil incontreranno il Prefetto venerdì prossimo per esporre tutte le criticità a partire dai controlli sui mezzi e alle fermate

Nessuna garanzia, nessun distanziamento oggettivo, nessuna sicurezza. I sindacati confederali si mobilitano in avvio di anno scolastico per ciò che è stato messo in campo: a preoccupare è sia la situazione all’interno delle aule, dove manca ancora personale e gli spazi non sono a norma dappertutto, sia lungo il tragitto verso le scuole perché il comparto dei trasporti non ha subito alcun potenziamento e il rispetto delle regole è affidato al buon senso dei singoli: « Venerdì prossimo incontreremo il Prefetto Dario Caputo per esporre le nostre preoccupazioni – spiega Stefania Filetti segretario varesino della Cgil – Stiamo seguendo l’evoluzione della situazione da mesi, assistendo a nuovi atti di indirizzo che ne specificano le modalità. Ma tutte quelle regole poi vanno declinate nel concreto: ed è qui che noi nutriamo grandi perplessità. Numeri alla mano, non è possibile che il sistema dei trasporti sia adeguato e sufficiente per i ragazzi, nonostante gli scaglioni di ingresso e uscita. Tutti hanno fatto i salti mortali per predisporre un piano, ma noi crediamo che non sia sufficiente e continueremo a vigilare sulle situazioni per intervenire tempestivamente in caso di grosse difficoltà».
Lamenta la mancanza di fondi il segretario generale della Cisl dei Laghi Daniele Magon: « I soldi promessi da Roma per sostenere il comparto dei trasporti non sono mai arrivati. Ora ci segnalano un calo cospicuo degli abbonamenti ai trasporti scolastici: nel caso questa notizia venisse confermata anche nei prossimi giorni, sarebbe il chiaro segnale che il sistema ha fallito, non ha convinto i genitori che hanno optato per soluzioni personali. Ma il diritto allo studio dei ragazzi comprende anche la possibilità di andare a scuola! Cosa faranno i ragazzi che si vedranno arrivare il bus già carico? Aspetteranno quello dopo? Saliranno in spregio alle norme? Non si pensi che l’autista dell’autobus faccia da sceriffo anche per il controllo delle mascherine. Tutto è demandato solo ed esclusivamente alla responsabilità personale. Il problema si può risolvere aumentando i finanziamenti e ampliando le convenzioni con le società di trasporti».
Per Antonio Massafra, segretario generale della UIL Varese, le preoccupazioni sono legate anche al mondo della scuola e al suo personale troppo carente: « Le problematiche sono tante: a quelle che si presentano ogni anno, aule, alunni, logistica, personale, si somma la questione della sicurezza. Con il corpo docente attuale, se uno si ammala, che succede? I supplenti si troveranno? Poi non si può pensare di rendere asettici e puliti i percorsi entro la scuola quando i ragazzi viaggiano sui mezzi pubblici ammassati. Penso al Luinese, per esempio, e ai suoi problemi di trasporto. Ci presenteremo dal Prefetto con una serie di dati e di numeri, spesso annunciati ma mai avverati. Poi chiederemo vigilanza, sui mezzi, in alcune fermate strategiche delle città ».
Cartelli, sanificazione, controlli: sono tutte questioni ancora aperte a ridosso dell’avvio dell’anno scolastico. Probabilmente entro lunedì si potrà fare poco, ma l’intenzione è quella di seguire con attenzione l’evoluzione delle cose nelle prime due settimane. Dopo dovranno arrivare i correttivi.
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