All’Università Insubria i primi laureati in Ingegneria ambientale

Il 15 ottobre le prime lauree magistrali. Per l'ateneo è un dato positivo se letto in particolare nel dialogo con il mondo del lavoro, che vede una crescita del fabbisogno di figure specializzate

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L’Università dell’Insubria dialoga fortemente con il territorio e con il mondo del lavoro, tanto da essere al primo posto per grado di occupabilità nel gruppo dei piccoli atenei statali, secondo la più recente classifica Censis. Questo confronto costante e costruttivo è alla base anche dei due corsi di laurea in Ingegneria, presieduti da Vincenzo Torretta, che vantano una notevole crescita tra gli iscritti (489 lo scorso anno): la triennale in Ingegneria per la sicurezza del lavoro e dell’ambiente – in sigla: Isla – attiva dal 2003 e la magistrale in Ingegneria ambientale e per la sostenibilità degli ambienti di lavoro – Iasal – nata nel 2018.

E quest’ultima ha festeggiato il 15 ottobre i suoi primi tre laureati magistrali, due dei quali hanno meritato 110 e lode e sono pronti a lavorare: i neoingegneri Marta Fronti, Davide Libani e Andrea Re hanno discusso la tesi sulla piattaforma Microsoft Teams affiancati dai loro relatori, rispettivamente Sabrina Copelli, Fabio Conti, Cristiana Morosini ed Elisabetta Zanardini.

«Il nostro corso di laurea triennale in Ingegneria ambientale è assolutamente atipico nel panorama nazionale» dice Vincenzo Torretta, responsabile dei due corsi. «Risponde ad un’esigenza di mercato ed ecco perché molti studenti in seguito alla triennale preferiscono immettersi nel mondo del lavoro. È però altrettanto importante e caratterizzante ai fini della professionalità proseguire il percorso con la magistrale, come hanno fatto i nostri tre primi bravissimi laureati».

Dal 2015 all’Insubria esiste anche un Comitato di indirizzo di Ingegneria che coinvolge oltre quaranta stakeholders del territorio: aziende, studi privati, enti pubblici, associazioni e professionisti che con i loro pareri e le possibilità di tirocinio per gli studenti contribuiscono a migliorare l’offerta formativa dell’ateneo rispetto al mondo del lavoro, con il patrocinio permanente di Ordine degli Ingegneri, Provincia e Comune di Varese.

Il Comitato è coordinato dalla ricercatrice Cristiana Morosini affiancata dai professori Vincenzo Torretta e Fabio Conti, tutti del settore dell’Ingegneria sanitaria ambientale. Da fine 2018, tre rappresentanti di realtà produttive imprenditoriali esterne coordinano tre sottogruppi tematici all’interno del Comitato: Domiziano Ivan Basilico di Seam Engineering per il tema Ambiente; Noemi Milani dell’omonimo Studio di Ingegneria per la Sicurezza; Carla Mammone di Inter-Action per la Comunicazione/Relazione, settore in cui si presta particolare attenzione alle competenze trasversali, le cosiddette soft skills. Hanno infine parola nel Comitato anche gli ex studenti coordinati dal neodottore Andrea Re, già in collaborazione con aziende del tavolo tecnico attraverso la tesi e il tirocinio.

Ulteriori informazioni sul Comitato di indirizzo, qui.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Ottobre 2020
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