Dalla Francia cala il silenzio, a rischio i lavoratori dei negozi Z

Il marchio appartiene alla francese Kidiliz, che ha deciso di chiedere il concordato preventivo: da agosto i negozi italiani non ricevono merce. Nel Nord-Ovest di Milano quattro punti e la sede amministrativa

lavoro generiche

Novembre è alle porte ma nei negozi Kidiliz – Z si trovano ancora costumi, magliette e bermuda. «Tutto l’estivo, è da agosto che non riceviamo merce» raccontano i lavoratori alle prese con una situazione di totale incertezza.

Z è un marchio internazionale, fa capo ad una società francese: oltralpe hanno deciso di procedere con un concordato preventivo e da allora, in Italia, non si sa più nulla. Esaurite – anche con una svendita scontata – le forniture per l’autunno, i negozi rimangono sì aperti, ma “congelati”, senza più prospettiva.

Nel Nord-Ovest di Milano Kidiliz ha quattro negozi (due a Varese, uno a Gavirate, uno a Castano Primo) e anche la sede – a Busto Arsizio – che segue le attività amministrative e coordina anche i direttori delle altre zone d’Italia. Totale: una trentina di dipendenti a rischio, metà circa su Busto, gli altri sui negozi.

«C’è un disagio legato alla situazione molto delicata in Francia, ma dalla divisione italiana non abbiamo alcun tipo di risposta» dice Matteo Tibaldo, della Filcams Cgil. «C’è un concordato preventivo in Francia, ma in Italia c’è totale incertezza». 
Si va avanti appunto in attesa di risposte e anche di merce, considerato che l’approvvigionamento di vestiti e altri prodotti si è ormai arenato. Qualche possibile novità è attesa per la seconda metà di novembre.

Kidiliz (che fino al 2016 era Zannier) ha decine di negozi in tutta Italia, soprattutto nei centri commerciali: sei a Roma, una ventina quelli nell’area metropolitana milanese, compreso il negozio nel centro commerciale di Castano Primo. Nel Varesotto i tre punti vendita sono invece nei centri commerciali Iper e Le Corti a Varese e in quello di Gavirate.

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Lunedì scorso i lavoratori Kidiliz della Lombardia si sono radunati, in sciopero, nei dintorni della stazione Centrale di Milano, per far sentire la loro voce (malgrado la giornata di pioggia torrenziale).

Z non è certo l’unico marchio di moda di proprietà di grandi gruppi ad essere in crisi: per stare ai più grandi Zara ha annunciato 1200 chiusure in tutto il mondo e HM circa 250 (5% della attuale rete).

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 28 Ottobre 2020
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