Il Molina festeggia i suoi dipendenti più “fedeli”
Sono 32 i dipendenti della Fondazione premiati per essere stati in servizio con la Fondazione per più di 30 anni. La cerimonia si è svolta in salone Estense

Sono 32 i dipendenti della Fondazione Molina che sono stati premiati, in una toccante e significativa cerimonia, per essere stati in servizio con la Fondazione per più di 30 anni.
La cerimonia che si è svolta in salone Estense nel pomeriggio del 14 ottobre ha visto partecipi non solo i dipendenti e il presidente dell’attuale Fondazione, ma anche il sindaco e il prevosto di Varese, in un evento informale e in certi punti scanzonato, che ha però mostrato quando unione ci sia tra i lavoratori dell’istituto, che si prodigano da anni nella cura di anziani e malati «Le persone davanti a me sono coloro che svolgono il servizio alla persona per la quale la fondazione esiste – ha detto il presidente Guido Bonoldi – Siete mani, ma anche cuore della fondazione»
Un giusto riconoscimento per dei collaboratori che negli ultimi tempi hanno vissuto tempi davvero tormentati: «Auspico che questa sia la prima di una serie di circostanze analoghe, che racconta una fedeltà al lavoro, ma direi addirittura ad una vocazione, che appartiene ai collaboratori del Molina – ha commentato monsignor Luigi Panighetti – Specie in quest’anno dove i tempi sono stati complessi e pesanti, sopratutto nel vostro settore».
Tempi che i lavortori hanno saputo sconfiggere con la passione e il lavoro: «Quando con monsignor Panighetti ci siamo parlati, c’era una particolare esigenza – ha sottolineato il sindaco Davide Galimberti – Instaurare un nuovo rapporto positivo con la città e tutti coloro che ruotano attorno alla fondazione. Mi sembra che questo obbiettivo, grazie innanzitutto ai collaboratori, sia perfettamente riuscito»
I PREMIATI
Sono stati 32 in tutto i premiati per la loro anzianità di servizio: da quelli assunti nel 1990, fino via via a quelli che ci lavorano da oltre 40 anni.
Una speciale menzione è stata data ai tre lavoratori più longevi.
Innanzitutto, con 39 anni di servizio, a Giuseppina Sabatino detta Pina: si è sempre occupata della gestione della portineria della Fondazione, fin dall’inizio. Con 40 anni di servizio Roberto Cantoni, che ha fatto da speaker per quasi tutto il tempo, è entrato in fondazione come magazziniere, poi è diventato responsabile delle risorse umane. nel 2008 è diventato dirigente e da pochi anni anche datore di lavoro delegato. A Cantoni, che è runner, han donato anche una maglia “Molina nel cuore” targata 40. Elisabetta Russo, 41 anni di servizio è invece la “prima classificata”. Responsabile ufficio paghe, è arrivata come impiegata nel 1979 ed, è diventata responsabile nel 1984.
Ma meritano una menzione anche gli altri 29, che sono stati tutti premiati con una sfera Swarowsky con il logo della fondazione.

Si tratta di Giovanna Antonetti, Luisa Antonetti, Idanella Barbi, Maria Bonfanti, Angelo Brunella Egidio Calitri, Fabio Carpenè, Carmela Di Fiore, Elena Ferrari, Elena Ferrario, Antonietta Fortannascere, Alessandra Gaggini, Giuliana Gazzaniga, Patrizia Lanza, Stefania Lanza, Roberta Maineri, Elisa Malnati, Felicita Novembre, Maria Novembre, Irene Pigato, Mihaela Popescu, Andrea Radici, Luisa Tascini, Loredana Trane, Patrizia Triacca, Emanuela Vicenzi, Paola Zanzi, Stefania Ziviani, Luisa Zoni.
La cerimonia si è poi chiusa cantando la canzone che è stata cantata nei tempi del lockdown dai balconi del Molina “Rinascerò, rinascerai”: tutti insieme, naturalmente.
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