Monti in visita al punto tamponi delle Fontanelle: “Modello vincente”

Il Presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia ha fatto visita al sito per i tamponi allestito in settimana, promuovendo l'idea e il progetto

Emanuele Monti al punto tamponi delle Fontanelle

Mattinata di visite il punto drive-through tamponi predisposto a tempi da record – e già in azione – dalla Protezione Civile alle Fontanelle, tra i comuni di Malnate e Vedano Olona.

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Emanuele Monti al punto tamponi delle Fontanelle 4 di 15

Venerdì 30 ottobre il Presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia Emanuele Monti è stato sul posto per visionare la struttura e avere un primo riscontro, grazie anche al colloquio avuto con il direttore sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso. Presenti anche il sindaco di Malnate Irene Bellifemine e il l’assessore di Vedano Olona Simona Ghirardi.

Nei primi giorni di lavoro – il sito è attivo da martedì 27 ottobre –  sono stati processati circa 600 tamponi quotidianamente con 2 postazioni attive sulle 4 già installate, con la possibilità quindi di poter arrivare a fino a 1000 test al giorno. La conformazione del sito delle Fontanelle, come previsto dal progetto della Protezione Civile, può permettere il montaggio di 12 tende, per raggiungere più di 2000 tamponi al giorno.

Da lunedì, inoltre, partirà anche la struttura al Palazzetto dell’Università dell’Insubria, dove verranno fatti i test rapidi.

Le parole di Emanuele Monti sono positive: «L’idea delle Fontanelle è geniale e Protezione Civile è stata bravissima a organizzare tutto. Credo molto in punti hub come questo che lavorano su territori più ampi rispetto a più punti frazionati. Qui si può fare tutto in sicurezza, sempre tenendo presente il personale infermieristico disponibile. Questo è il vero problema e bisogna trovare metodi alternativi: lavoriamo per rendere autonomo il personale, gli infermieri sono più sotto pressione, sia per ore di lavoro, sia per possibilità di contagio. Per recuperare infermieri bisognerà ragionare con le cooperative ma ci serve una risposta subito dal governo».

«Non credo in un lockdown sulla provincia di Varese – prosegue Monti -, non ci sono le condizioni sanitarie per andare in quella direzione. Il sistema sta reggendo grazie a un piano in opera nel nostro sistema sanitario».

Dal punto di vista di Ats Insubria, il direttore sanitario Giuseppe Catanoso spiega: «Nella nostra provincia ci sono tanti positivi ma anche tanti tamponi effettuati. Facciamo le cose un maniera capillare e questo fa sì che alcuni numeri siano maggiori rispetto ad altre province. Abbiamo necessità di fare una mappatura dei medici che vorranno mettersi a disposizione. Il tampone su prenotazione è alla base della buona gestione di questo hub, parte del merito va poi ovviamente a chi ha organizzato tutto in tempi rapidi».

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
Sport e Malnate, passione e territorio per comunicare e raccontare emozioni
Pubblicato il 30 Ottobre 2020
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