L’architetto Stefano Introini lascia Luino: lavorerà a Roma

Il lungolago e i progetti per la riqualificazione delle aree centrali. Il piano di governo del territorio e la pianificazione legata alle trasformazioni della città. lI progetto Interreg “Smart Border” con con parcheggio intelligente e mobilità sostenibile legata alla stazione. Palazzo Verbania.

Fuori dalla politica, c’è un uomo che fino a ieri era l’artefice della macchina comunale sotto il piano tecnico e che ha un nome e un cognome: Stefano Introini che però da lunedì assumerà un nuovo incarico a Roma.

Introini, dirigente dell’area tecnica, era in forza al comune di Luino dal 1994.

Appassionato di trasporti, ama muoversi sfruttando le risorse della mobilità pubblica e spesso raccontava dei vantaggi di uno spostamento condiviso, pulito, economico e senza pensieri, se non quelli legati all’osservazione diretta del paesaggio. Luino perde una delle grandi memorie storiche dei cambiamenti della città nell’ultimo trentennio.

Con la partenza di Introini l’assetto del comune di Luino rimane privo di figure dirigenziali.

Oltre a quella dell’architetto Introini è difatti da segnalare anche l’avvicendamento del responsabile dell’area amministrativa Francesco Facchini, alcuni anni fa, verso Varese: ruolo che con decreto sindacale dell’estate scorsa venne conferito ad interim proprio all’architetto Stefano Introini e che ora tornerà di fatto vacante.