Manca il coordinamento con l’esercito, pomeriggio di code al centro tamponi delle Fontanelle
Dopo tre giorni nei quali il centro di prelievo tamponi alle Fontanelle ha marciato a pieno regime, abbattendo code e tempi d’attesa, nel pomeriggio di venerdì 13 novembre qualcosa sembra essere ancora andato storto
Dopo tre giorni nei quali il centro di prelievo tamponi alle Fontanelle ha marciato a pieno regime, abbattendo code e tempi d’attesa, nel pomeriggio di venerdì 13 novembre qualcosa sembra essere ancora andato storto con la formazione di lunghe code anche al di fuori della struttura che provocano rallentamento sulla viabilità dell’area.
Alla base di quanto accaduto sembrerebbe esserci un mancato coordinamento con gli orari di servizio del personale militare che dallo scorso martedì supporta in forze le operazioni per il prelievo dei tamponi affiancando le cinque tende predisposte da ATS Insubria e protezione civile con altre tre tende e soprattutto con il personale necessario a farle funzionare.
Con l’innesto dell’esercito da martedì la capacità di raccolta dei tamponi era stata estesa di 1200/1500 tamponi al giorno aumentando la portata di utenti testati ogni giorno.
Questo fino a venerdì pomeriggio quando l’esercito ha eseguito l’ordine previsto nell’accordo regionale di staccare il servizio alle 14. A partire da quell’ora, con 3 punti attrezzati in meno a disposizione, hanno cominciato ad accumularsi ritardi e dunque le lunghe code di auto all’ingresso della struttura.
A mancare è stato dunque il coordinamento tra l’orario effettivo di servizio previsto al punto tamponi alle Fontanelle e quello concordato dall’esercito.
«Oggi vediamo ancora lunghissimo code – spiega il consigliere provinciale delegato alla protezione civile Alberto Barcaro -. E la situazione va definita al più presto perché potrebbe ripetersi negli altri giorni di servizio».
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