Tutela delle riserve naturali, stanziati 34mila euro per il Lago di Biandronno e la Palude Brabbia
Queste risorse saranno utilizzabili per la manutenzione straordinaria e la riqualificazione del patrimonio naturale, per il ripristino di aree degradate, per la manutenzione delle sedi o centri visita

La Regione Lombardia ha stanziato 867.000 euro per gli enti gestori delle riserve naturali del territorio lombardo con l’obiettivo di contribuire alla tutela dell’ambiente, alla salvaguardia delle risorse naturali disponibili, al mantenimento di strutture e infrastrutture presenti e al recupero di aree degradate. È quanto stabilito dalla Giunta regionale e di questa cifra oltre 34mila euro sono destinati a due realtà del territorio della provincia di Varese.
“Saranno contributi straordinari – ha detto l’assessore regionale Rolfi – che finanzieranno in maniera completa interventi di rinaturalizzazione, di conservazione della biodiversità e di sistemazione idraulico-forestale. Le riserve naturali sono luoghi dove vivono specie naturalisticamente rilevanti che intendiamo salvaguardare per la biodiversità, anche garantendo agli enti gestori gli strumenti e le risorse per svolgere al meglio il proprio lavoro”.
Queste risorse saranno utilizzabili per la manutenzione straordinaria e la riqualificazione del patrimonio naturale, per il ripristino di aree degradate, per la manutenzione delle sedi o centri visita per il rafforzamento delle infrastrutture, per interventi su elementi caratteristici esistenti come muretti a secco o terrazzamenti e per il riequilibrio della funzionalità ecologica degli habitat.
In provincia di Varese gli stanziamenti interessano il sito del Lago di Biandronno con 10.115 euro e la Palude Brabbia con 24.771,43 euro.
Gli interventi devono essere coerenti con le previsioni del Piano della Riserva e, dove dovuto, con le misure di conservazione di Rete Natura 2000. Potranno essere realizzati in aree private o pubbliche di proprietà dell’ente gestore della Riserva, comune, provincia, demanio dello Stato e regionale. Le aree sulle quali si realizzeranno gli interventi dovranno essere fruibili al pubblico gratuitamente, a esclusione di quelle aree in cui non sia consentito l’accesso al pubblico per motivi di conservazione degli habitat naturali.
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