Nuovo giorno di vaccinazioni a Viggiù, in campo anche gli “azzurri” dell’Asst Sette Laghi

La campagna vaccinale ha preso il via nella giornata di sabato. Chiedono di replicare il "modello Viggiù" anche i comuni della Valle Vigezzo, in Piemonte, da sabato in "Zona Rossa"

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Proseguono a Viggiù le vaccinazioni anti Covid avviate nella giornata di sabato 27 febbraio. Nel piccolo comune del Varesotto,  la campagna vaccinale coinvolge tutti i cittadini e proseguirà fino al 4 marzo.

Le operazioni di somministrazione del farmaco, in svolgimento anche oggi, si tengono alla palestra della scuola media di Saltrio in via Mulino dell’Oglio. Decine di operatori sono stati coinvolti per gestire la campagna ed eseguire le vaccinazioni. Tra loro, accanto ad Alpini, Croce Rossa e Protezione Civile i sanitari dell’Asst Sette Laghi (in tenuta azzurra nella foto in alto). La campagna vaccinale ha riguardato per primi i cittadini di età superiore a 80 anni (vaccino Moderna) e successivamente i residenti di età compresa tra i 66 e i 79 anni. Da martedì a giovedì verrà vaccinato tutto il resto della popolazione dai 18 ai 65 anni con vaccino Astra-Zeneca.

Alla prima giornata hanno risposto il 90 per cento dei cittadini convocati. Sono state vaccinate 460 persone, oggi ne sono previste 610.

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In totale sono i 19 medici e infermieri dell’ASST Sette Laghi che da ieri mattina, coordinati dalla dottoressa Augusta Diani, Responsabile aziendale per le Vaccinazioni, sono impegnati in prima linea nel centro vaccinale di Viggiù. Nelle retrovie anche farmacisti, autisti e magazzinieri, impegnati a preparare le dosi da somministrare e a consegnarle, oltre a gestire le scorte di dispositivi di protezione individuale. Un impegno importante, sia sul fronte dell’organizzazione sia del personale coinvolto, che si somma agli sforzi già in atto, tra i quali l’attività della sede vaccinale varesina, impegnata anche oggi nella vaccinazione degli over 80 e, da domani, anche delle sedi di Luino, Angera e Tradate.

“Ogni giorno di più constato lo straordinario impegno, anzi l’abnegazione del nostro personale, che sta facendo fronte all’emergenza una sfida dopo l’altra, spesso una contemporaneamente all’altra, con ordine ed efficienza. – tiene a sottolineare il DG dell’ASST Sette Laghi, Gianni Bonelli – Mentre nei reparti stiamo offrendo assistenza ad oltre 220 degenti covid positivi, senza soluzione di continuità tra la seconda e la terza ondata, mentre è in corso uno sforzo straordinario per mantenere al massimo l’attività chirurgica, mentre il nostro Laboratorio processa migliaia di tamponi ogni giorno individuando le varianti e studiandole, mentre la campagna vaccinale anticovid ci ha portato tra i primi ospedali lombardi per numero di dosi somministrate, mentre accade tutto questo e molto altro, grazie a questi straordinari professionisti possiamo essere presenti da protagonisti anche a Viggiù, dove da ieri si combatte un’altra battaglia decisiva contro il Covid. Dire grazie è poco, esserne orgoglioso è il minimo”.

Il comune del Varesotto è stato inserito in “zona rossa” a seguito dell’esplosione di un focolaio Covid, aggravato dalla presenza di alcune varianti del virus. Lo scorso 23 febbraio il provvedimento che introduceva regole più restrittive per Viggiù è stato prorogato di una settimana.

Chiedono di replicare il “modello Viggiù” (un’attività di screening della popolazione e una campagna di vaccinazione dei residenti) anche i comuni della Valle Vigezzo, in Piemonte. Molte infatti le analogie con la provincia di Varese, prime fra tutte la vicinanza alla Svizzera e la presenza di un importante numero di lavoratori frontalieri. Dopo l’impennata dei contagi nel comune di Re, l‘intero territorio è stato dichiarato “zona rossa”. I sindaci dei paesi interessati hanno lanciato un appello per ottenere screening di massa e vaccinazione dei residenti e fermare l’ulteriore diffusione dei contagi.

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Pubblicato il 28 Febbraio 2021
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