Arriva Odiopedia, il motore di ricerca per chi è vittima di bullismo
Il progetto è promosso da COP - Chi Odia Paga, sviluppato nel perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in collaborazione con Wired, nel giorno del Safer Internet Day
Solo nel 2020, in Italia sono 126 i casi di revenge porn, di cui solo il 47% dei quali denunciati. Mille sono stati invece i casi di molestie, di cui solo il 27% denunciate, 2236 i casi di diffamazione on line – di cui denunciato è solo il 40% – e 636 i casi di sextortion (estorsione con la leva sessuale) di cui solo il 5,6% è stato denunciato.
Questi sono solo alcuni dei numeri dell’odio in rete, che vengono resi pubblici in questi giorni grazie all’istituzione del Safer Internet Day del 9 febbraio, la Giornata internazionale sui rischi che comporta utilizzare internet, istituita nel 2004 dall’Unione europea.
E ora in Italia esiste anche la Wikipedia che aiuta chi è vittima dell’Odio: si chiama Odiopedia, ed è un motore di ricerca collaborativo dove digitando la propria città si possono scoprire le associazioni che possono dare una mano a chi è in difficoltà. All’interno di Odiopedia sono mappati enti, associazioni, centri antiviolenza, soggetti che sostengono e promuovono la tutela dei diritti inviolabili della persona.
Ogni soggetto che si trova sulla mappa ha la sua scheda in cui descrive di cosa si occupa e come fornisce aiuto concreto. In Odiopedia sono state mappate onlus, associazioni di categoria, centri antiviolenza, tutto quel mondo del terzo settore che vuole fare la sua parte contro l’odio e le discriminazioni con l’accoglienza, integrazione, assistenza legale, psicologica, di salute e prevenzione.
GUARDA ODIOPEDIA
Odiopedia è un progetto promosso da COP – Chi Odia Paga, sviluppato nel perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in collaborazione con Wired in occasione del Safer Internet Day.
Chi Odia Paga è un’azienda legaltech a vocazione sociale che si occupa della tutela e difesa legale delle vittime di odio online (revenge porn, stalking, diffamazione online, cyberbullismo, hate speech).
Wired mitica rivista di tecnologia e stili di vita nata negli Stati Uniti nel 1993, ha la sua versione italiana dal 2009, edita da Condé Nast Publications, la casa editrice che pubblica anche Vogue e Vanity Fair.
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