#NoEsonero: l’inclusione di bambini e ragazzi non si fa fuori da scuola

Un flashmob virtuale contro il nuovo Pei (piano educativo individualizzato) e il taglio del tempo scuola per i bambini con fragilità

Generica 2020

Assieme all’associazione lombarda Uniti per l’Autismo e quella varesina Spazio Blu autismo, sono decine le sigle di associazioni, i gruppi di studenti e genitori, insegnanti di sostegno ed educatori promotori della protesta contro i nuovi modelli di PEI – Piano educativo individualizzato, così come riformulato dal D.l. 182/2020. A scatenare la mobilitazione è la prevista riduzione del tempo scuola per gli studenti in difficoltà “proprio mentre le diagnosi di disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento aumentano nelle scuole di ogni ordine e grado – spiega Cristina Finazzi, presidente di Spazioblu e portavoce di Unitiperlautismo – I maggiori esoneri previsti per gli studenti con disabilità vanno nel senso contrario dell’inclusione dei minori fragili”.

Raccolta Firme

Da questa settimana è possibile firmare su Change.org una petizione online con il duplice obiettivo di fare pervenire al Presidente della Repubblica e al Governo ancora in carica, ma anche alle associazioni di persone con disabilità che hanno condiviso e approvato il testo del decreto, il dissenso di moltissime famiglie, docenti, educatori e studenti.

Tra i punti critici sottolineati da Uniti per l’Autismo e dalle sigle firmatarie dell’appello alcuni sono giudicati dai promotori “lesivi del diritto all’istruzione degli alunni con disabilità, che legittimano cattive prassi, da sempre stigmatizzate, e che segnano un cambio di rotta rispetto al percorso inclusivo in atto”. E in particolare:
• L’esonero da alcune discipline di studio, con possibilità di allontanare l’alunno con disabilità dal gruppo classe e dai suoi docenti, con la conseguente riapertura di spazi “laboratoriali” o di “aule riservate” o attività individuali che, di fatto, ricreano le classi differenziali;
• La riduzione dell’orario di frequenza;
• L’approvazione del PEI;
• il ruolo marginale della famiglia nel GLO, il Gruppo di lavoro Operativo per l’inclusione, è formato dal Team docente o dal Consiglio di classe presieduto dal Dirigente Scolastico, che ne definisce la configurazione. La partecipazione della famiglia diventa marginale.

I promotori chiedono, quindi, con la massima urgenza la convocazione di un tavolo di confronto con le Istituzioni competenti e con il mondo associativo per poter rappresentare le criticità e le necessarie proposte di modifica.

Flash mob Virtuale

Al motto di “#NOESONERO – L’inclusione non si fa fuori” l’appuntamento social è per sabato 13 febbraio alle ore 12: studenti e famiglie, con e senza disabilità, insegnanti ed educatori sono invitati a diffondere insieme immagini creative con cui esprimere il desiderio di inclusione.
Collegandosi al sito dedicato #NoEsonero  è possibile creare la propria foto in formato polaroid da condividere sui social durante il flashmob. È sufficiente caricare la foto con cui si vuole partecipare (viene adattata automaticamente con la grafica della campagna), scaricarla e postarla alle ore 12 di sabato 13 febbraio con l’hashtag #noesonero. Obiettivo dell’azione è di dare visibilità e voce, attraverso i social (Facebook, Twitter e Instagram), alle numerosissime persone che si oppongono al Decreto PEI, inviando così alla politica e ai media i loro messaggi.

Campagna Social

Lo slogan #NOESONERO può essere condiviso anche grazie alla grafica predisposta per personalizzare il proprio profilo Facebook. Si tratta di modificare la propria immagine sul social media cliccando “aggiungi motivo” e selezionando NoEsonero tra quelli disponibili. Salvando la nuova immagine si partecipa attivamente alla campagna testimoniando la propria adesione.

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Pubblicato il 12 Febbraio 2021
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