Le minoranze del Basso Verbano incontrano Monti per il rilancio dell’ospedale di Angera
Per i promotori della petizione “in difesa” del Carlo Ondoli inizia il dialogo con Regione Lombardia e il presidente della commissione sanità

Continua l’azione delle minoranze del Basso Verbano unite in difesa dell’ospedale Carlo Ondoli di Angera. Dopo aver lanciato la petizione per il rilancio dell’ospedale, iniziativa che ad oggi, domenica 21 marzo, conta circa 2500 adesioni, venerdì sera un rappresentante per ciascuna lista civica ha partecipato all’incontro con il presidente Emanuele Monti. Obiettivo: “avanzare le richieste del territorio per un ospedale pienamente funzionale ed efficiente, presentando la petizione indirizzata al presidente della regione Fontana”.
È stato dunque consegnato il progetto per il rilancio dell’ospedale, base di lavoro sulla quale sviluppare un progetto più ampio per la sanità territoriale, già proposto ai sindaci del piano di zona.
«Abbiamo ricevuto la disponibilità a dialogare su questo tema e rassicurazioni sulla volontà di sviluppare una progettualità che riporti la struttura ai livelli di qualche anno fa, ma con un’attenzione all’innovazione» spiegano gli esponenti e capigruppo ritratti nella foto insieme a Monti: Giorgio Circosta di Sesto2030, Giancarlo Rossi di Insieme per Sesto, Emilio Cancer di Taino Futuro e Tradizione, Milo Manica di Allea e Madì Reggio di Golasecca Tradizioni e futuro sostenibile.
«Il periodo -aggiungono i promotori della petizione – è favorevole per ragionare sul futuro della struttura e dei servizi offerti: revisione della legge regionale 23/2015, approvazione del POAS e recovery plan imminente sono tutti fattori che, agendo in concomitanza, riaccendono l’attenzione sull’ospedale di Angera. Ci riteniamo soddisfatti per questo primo incontro, ora continuiamo con la voglia di lavorare per un bene comune fondamentale per il nostro territorio. La proposta si sposta sul lato istituzionale e siamo solo all’inizio».
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