Urla dalla finestra e insulti a Laudadio, a Striscia in onda il party “no mask” di Brebbia
La puntata di lunedì sera del Tg satirico di Canale 5 ha mostrato il servizio dell’inviato Max Laudadio

È andata in onda questa sera, lunedì 22 marzo, la puntata di Striscia la Notizia, il tg satirico di Canale 5 rispetto alla cena di compleanno “no mask” che si è svolta a Brebbia di Francesco Tomasella e interrotta dall’intervento della polizia. (Immagine Mediaset – Canale 5)
Striscia ha mostrato le immagini raccolte all’interno del locale con le telecamere nascoste ma anche l’intervento dell’inviato Max Laudadio fuori dal ristorante, con le parole del titolare che ha provato a giustificare l’evento.
Francesco Tommasella, organizzatore della cena e festeggiato, invece, si è limitato a urlare dalla finestra e lanciare insulti verso l’inviato.
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Scriviamo questo post sull’onda delle emozioni dopo aver visto il servizio di Striscia la notizia a proposito della festa di compleanno di Brebbia.
La prima reazione è di rabbia, tanta rabbia, una incontenibile rabbia: siamo orgogliosamente ristoratori da 30 anni e sentiamo di non avere NIENTE da spartire con questo “signore” che alla faccia nostra e dei nostri colleghi si fa bellamente i c***i suoi, considerandoci certo dei co****ni perchè rispettiamo le regole.
Vi preghiamo, non chiamatela protesta! Chi protesta lo fa a viso aperto e per difendere i diritti di tutti, non solo i propri interessi e comodi.
Esprimiamo inoltre tutta la nostra solidarietà alle Forze dell’ordine, che vengono pure insultate mentre fanno il loro dovere. Siamo in tanti a fare il nostro dovere, giorno dopo giorno, preoccupati e in ansia per il nostro lavoro, le nostre famiglie, il nostro futuro. Ma teniamo duro, supportati dalla nostra esperienza, da clienti meravigliosi, dai nostri collaboratori (è troppo poco chiamarli dipendenti, lottiamo insieme da tanti mesi) dalle nostre famiglie e dallo Stato anche, che forse non fa abbastanza ma ci prova.
Lo ripeto, siamo orgogliosamente ristoratori, e gli unici buffoni che abbiamo visto nel video sono proprio quelli che insultano chi fa il proprio dovere e lo Stato, pronti però a reclamare soldi e a ricorrere alle cure della sanità pubblica, se dovessero ammalarsi. Troppo comodo. Lo ripetiamo, siamo orgogliosi di essere ristoratori, a viso aperto e schiena dritta. E sempre con il sorriso, succeda quel che succeda, sotto la nostra mascherina. Lo staff del Ristorante Movida di Comerio