Ad Arcisate pedoni più sicuri grazie alla Regione
Arcisate è uno dei quattro comuni del Varesotto che ha ottenuto un finanziamento grazie al bando regionale sulla sicurezza stradale. Si interverrà sugli attraversamenti pedonali

Un futuro con meno incidenti stradali (si spera) ad Arcisate. La cittadina della Valceresio potrà continuare nella sua opera di miglioria della segnaletica urbana grazie all’arrivo di un finanziamento direttamente da Regione Lombardia.
Arcisate è, infatti, uno dei soli quattro comuni della provincia (Olgiate Olona, Brebbia e Cremenaga gli altri tre) che riceveranno uno stanziamento che mira principalmente alla riduzione degli incidenti stradali.
Un tesoretto di circa 40 mila euro, significativo per una realtà comunale come Arcisate, ottenuto grazie al bando fortemente voluto dall’assessore alla sicurezza Riccardo De Corato.
Riservato ai comuni con meno di 30 mila abitanti, il bando è finalizzato all’incremento dell’efficienza di regolamentazione del traffico, riqualificazione del sistema viario e razionalizzazione della segnaletica.
Ora la palla passa nelle mani della giunta comunale: «Abbiamo realizzato, con i nostri fondi, una decina di attraversamenti pedonali rialzati nelle zone più sensibili, – spiega Alan Breda, assessore ai lavori pubblici e alla viabilità – ma di questi solo quello in via Giacomini è ben illuminato. Questi finanziamenti saranno principalmente utilizzati proprio per illuminare n modo adeguato tutti gli attraversamenti recentemente realizzati. La bozza del progetto è già stata presentata, e grazie a questi fondi riusciremo a coprire circa la metà dei costi dei lavori».
Il bando ieri è stato al centro del “question time” in Consiglio regionale. Il consigliere del Pd Samuele Astuti aveva infatti chiesto all’assessore De Corato il rifinanziamento del bando e ieri è venuta la disponibilità di assessore e Giunta ad investire nuovamente sul provvedimento, così da consentire il finanziamento di tutti i progetti ammissibili presentati dai Comuni.
Interventi per ridurre gli incidenti stradali: Astuti chiede di finanziare tutti i progetti
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ho cercato sul dizionario di italiano il termine “question time” ma non lo ho trovato
E finiamola con questi termini anglofoni.
Dante non vi ha insegnato niente?
E’ una locuzione inglese traducibile come “tempo delle domande”.
In ogni caso sono d’accordo con lei….uno dei segnali di degrado e declino della società moderna è proprio l’ostinato e continuo impoverimento della lingua italiana che viene sottoposta a questi continui ibridismi con parole straniere (la maggior parte anglosassoni).
Non capisco se l’utilizzo smodato di inglesismi ha uno scopo ben preciso: far presa su di una popolazione di youtuber ed influencer, dimostrare la “falsa” padronanza della lingua straniera oppure semplicemente seguire una sciatta moda del momento.
In ogni caso qui è giusto un accenno….una sottile e veniale colpa…nulla al confronto delle qualifiche che può leggere su LinkedIn.