Bandiera arcobaleno sul balcone dell’Insubria, botta e risposta tra i giovani di Lega e Pd

La decisione dell'università di esporre il vessillo nella giornata contro l'omofobia, non è piaciuta ai giovani leghisti che hanno scritto al rettore. Oggi la replica dei Giovani Democratici: "La Lega dica da che parte sta"

Bandiera arcobaleno sull'Università dell'Insubria

Botta e risposta tra i giovani militanti della Lega e quelli del Partito Democratico sulla decisione dell’Università dell’Insubria di esporre la bandiera arcobaleno il 17 maggio, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.

Coloriamo la terrazza del rettorato con Giovanni Boschini, presidente Arcigay Varese e da quest’anno nostro studente di Scienze della Comunicazione” aveva scritto l’ateneo in un post sulla pagina facebook dell’università (nella foto).

Ma l’esposizione della bandiera non è piaciuta alla Lega Giovani che ha inviato una lettera al rettore dell’Università dell’Insubria,  Angelo Tagliabue.

“Niente contro il vessillo o il suo significato” si legge nella lettera, ma si chiedono “chiarimenti in merito alla scelta da parte di un ateneo statale di esporre questo simbolo sulla propria sede istituzionale e, in particolare, attraverso quale processo decisionale e ad opera di quale organo essa sia stata assunta”.
Segue una considerazione rispetto all’opportunità o meno della scelta, dato il momento storico che vede il DDL Zan essere uno dei temi più dibattuti, tanto da aver provocato un’accesa polarizzazione dell’opinione pubblica a riguardo. Tema che, invece, secondo gli universitari della Lega, andrebbe sviluppato ‘’con cognizione di causa, in modi e tempi atti a far comprendere alla popolazione i pro e i contro che il DDL Zan potrebbe portare’’.
‘’Riteniamo sia fondamentale, soprattutto per noi studenti’’, recita la lettera in conclusione, ‘’fornire tutti gli elementi necessari per formare autonomamente un pensiero sulla questione, e quindi permettere di prendere posizione con scienza e coscienza. Ciò potrebbe essere favorito, piuttosto che con l’esposizione di un semplice simbolo, attraverso il dibattito e il confronto’’.

Oggi la replica dei Giovani Democratici: “Ancora una volta i giovani leghisti danno prova del loro posizionamento nei confronti dei diritti civili e dei diritti della comunità LGBT.”  Afferma il segretario provinciale dei Giovani Democratici Matteo Capriolo: “È ancora possibile che nel 2021, i giovani della Lega debbano questionare sulla bandiera arcobaleno esposta in occasione della Giornata internazionale contro l’omobitrasfobia? I giovani della Lega non si nascondano dietro i discorsi di opportunità ma ci mettano la faccia per dire da che parte stanno e perché, se sono o meno a favore della tutela dei diritti di coloro che quotidianamente vengono discriminati o no. Basta nascondersi dietro una foglia di fico.”
I Giovani Democratici ringraziano poi il rettore dell’Università dell’Insubria per aver esposto la bandiera arcobaleno “sensibilizzando, così, gli studenti su un tema che non dovrebbe avere nessuna obiezione e nessuna contrapposizione in un Paese civile e moderno come il nostro”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Maggio 2021
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  1. Avatar
    Scritto da ciapelsot

    Impegnarsi per far sì che “i colleghi studenti fuori sede” possano rientrare “vicino a casa” (per esempio c’è chi studia da 5 anni a Km 1.300 dalla propria casa, Varese, e vorrebbe rientrare ma non può farlo) è una “missione” troppo difficile da sostenere ? Certo che sventolare una bandiera o esserne contrario è più facile e meno impegnativo o diciamo…molto più mediatico! Evviva la socialità, la solidarietà e la coesione tra studenti !

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