Un nuovo cda tutto al femminile per Totem Cooperativa Sociale
Se l'Italia è fra le ultime in Europa per disuguaglianze nell’accesso a posizioni di potere, la cooperativa sociale varesina è decisamente controtendenza

L’Eige, l’agenzia europea che monitora l’uguaglianza di genere nei ventotto Stati Membri presenta ogni anno l’Indice sull’uguaglianza di genere (Gender Equality index). Il nostro Paese nel 2020 (sulla base dei dati raccolti in riferimento prevalentemente al 2018) si presentava sotto la media europea poiché pesavano la disparità economica, le discriminazioni nell’accesso al mondo del lavoro.

Soprattutto per quanto riguarda la voce delle disuguaglianze nell’accesso a posizioni di potere, l’Italia prende il voto più basso di tutta la pagella. Anche se, va detto, è questo il campo in cui si sono registrati i miglioramenti più significativi. La percentuale di donne nei Consigli di Amministrazione delle maggiori società quotate in borsa è cresciuta del 33%,passando dal 3% del 2005 al 36% del 2019.

In base a questi stessi dati l’Italia è infatti il paese europeo che sta progredendo (in termini di aumento percentuale/anno) più velocemente verso la parità di genere e ci piace pensare che una realtà tutta varesina come quella di Totem Cooperativa Sociale contribuirà a fare registrare un bel “più” all’indice che registra la presenza di donne ai vertici delle imprese. Sociali o meno che siano.
Lucia Agostinelli, Chee Mai Hoh e Sofia Gallo Galeron sono infatti rispettivamente la nuova presidentessa, consigliera e vicepresidentessa del consiglio di amministrazione della cooperativa. Non solo un tris tutto al femminile, ma anche un simbolo di muticulturalità e respiro europeo che da sempre contraddistingue la filosofia di Totem. Italia, Spagna e Belgio sono infatti le nazioni di provenienza delle neo elette.
La neo presidentessa Lucia Agostinelli è una naturalista, ha conseguito un master in sostenibilità, si occupa da oltre 15 anni di educazione ambientale e di formazione per insegnanti ed educatori.
Chee Mai Hoh si è laureata in Lingue e successivamente ha conseguito un master in Comunicazione all’Université Catholique de Louvain (Belgio), in Totem porta uno sguardo ampio e dalle molteplici radici. Si occupa infatti di comunicazione, di progettazione e segue le politiche giovanili e di sviluppo locale. Dal 2015 è inoltre impegnata direttamente in interventi educativi, tanto individuali che di gruppo, con bambini e adolescenti.
Mentre la neo consigliera Sofía Gallo Galerón è una pedagogista con formazione specifica sui disturbi del comportamento nell’infanzia e adolescenza. In Totem progetta e realizza interventi sull’esplorazione delle emozioni.
Questa non dovrebbe essere una notizia
La cosa che fa sorridere è che nessuno in Totem ha mai pensato di fare volontariamente un cda tutto femminile per ossequiare chi sa quali “quote rosa”, proprio perché il vero superamento della disparità di genere avviene non quando si rende necessaria una norma che lo imponga, ma quando questa norma è superflua.

Lo racconta bene la nuova presidentessa “Nessuno di noi ha ragionato sul fatto di dover vedere rappresentate le donne in quanto tali all’interno del cda, nè di dover inserirne forzatamente. Abbiamo fatto questa scelta sulla base delle competenze. Ci siamo accorti solo dopo che ne era uscito un organo collegiale al femminile!”
Se da un lato quindi la cosa ci ha colpito e ne abbiamo voluto dare notizia, dall’altro il fatto ci fa ragionare su come culturalmente tanti siano ancora i passi da fare per superare una visione che vuole di norma certe cariche ricoperte da uomini, tanto da risultare una notizia il contrario.
Se fossero stati Stefano, Massimo e Michele la notizia sarebbe infatti stato il rinnovo del cda e non che fosse tutto al maschile. Per questo è un bel segnale il fatto che i protagonisti e le protagoniste di questo cambio di marcia non avessero sentito l’esigenza di eleggere rappresentati del sesso femminile per rispondere ad un qualche obbligo di equità. Sono state elette le persone ritenute idonee sulla base delle competenze.
Totem esempio di come dovrebbe girare il mondo in tema di equità di genere, in poche parole. Un mondo cioè che non ha bisogno di dover pensare di farla, per realizzarla.
Un momento di cambiamento a 360° per la cooperativa
“Il passaggio da un cda di cinque elementi a uno di tre si è inserito in un processo di cambiamento che coinvolge tutta la nostra realtà” – prosegue Agostinelli – “Non solo un rinnovamento delle cariche, ma anche del sito e del logo che ci rappresenta con inoltre l’arrivo di una “mission” (che a breve verrà rivelata): tutte cose che si inseriscono in questa scia di trasformazioni.”

L’altro aspetto rilevante (più che il genere dei componenti) è la scelta fatta, quella sì consapevolmente e di comune accordo, di creare un nuovo organo collegiale che non vedesse al suo interno nessun socio fondatore della cooperativa. Come se per riuscire bene in questa metamorfosi fosse necessario in qualche modo spostare l’energia dalle radici – ormai solide – ai nuovi germogli.
Buona rinascita a Totem dunque, con l’augurio di continuare a portare avanti sempre nuovi e preziosi progetti sul territorio.
Totem promuove azioni educative e animative, mirate allo sviluppo del benessere e della qualità della vita, offrendo a persone, gruppi, comunità locali e istituzioni l’opportunità di crescere e formarsi ripensando al senso del proprio essere e agire. In collaborazione con agenzie istituzionali, associazioni e privati, è protagonista in progetti di aggregazione e animazione sociale, cultura e creatività, educazione ambientale, percorsi di ascolto, educazione e formazione.
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