L’ex vicesindaco scrive ai cittadini: “Continuerò a lavorare per voi”

Alfonso Minonzio spiega in una lettera le ragioni della sua scelta di restituire l'incarico e tutte le deleghe: "Chiedo scusa a tutti coloro che hanno creduto nella mia proposta, e che oggi si sentono traditi"

Alfonso Minonzio

Una frattura all’interno della maggioranza che vede contrapposte le “due anime” della lista “Futuro Comune” di Gazzada Schianno: da una parte il sindaco, Paolo Trevisan, che rappresenta l’area di sinistra ecologista, dall’altra Alfonso Minonzio, di estrazione cattolica ex esponente dell’Udc. Minonzio, nominato vicesindaco, nel corso dell’ultimo consiglio comunale ha restituito l’incarico e tutte le deleghe. Oggi spiega le ragioni delle sue scelte in una lettera rivolta ai suoi concittadini.

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Ho volutamente lasciato passare alcuni giorni dalle mie dimissioni da Vice Sindaco di Gazzada Schianno prima di ritornare pubblicamente sulla scelta fatta.
Ho voluto lasciare sedimentare le tensioni e le polemiche, probabilmente inevitabili, che sono scoppiate prima in occasione del Consiglio Comunale e poi per le dichiarazioni apparse sui media locali.
Ho creduto fortemente nell’alleanza che ha portato 2 anni fa alla creazione della lista Futuro Comune e al successo elettorale. Ho creduto, per il lavoro fatto insieme ad altri amici a sostegno delle minoranze consiliari negli ultimi anni, che una lista con persone nuove e altre con esperienza e, molte, con un passato di impegno politico, amministrativo, sociale, parrocchiale molto diverso – a volte in antagonismo tra loro – potesse operare con profitto per il futuro del paese.
Così non è andata e di questo sono molto deluso.
Volevo dare attuazione ad un programma elettorale sicuramente impegnativo e di alto livello, non un libro dei sogni ma un’idea del paese che volevamo: viabilità, interventi di recupero e rigenerazione urbana di aree ed edifici abbandonati da anni (innanzitutto il vecchio municipio e la piazza, aree industriali dismesse ecc.). Per questi obiettivi volevo che si intervenisse sul Piano di Governo del Territorio: non certamente per costruire ulteriormente e in modo massivo ma, al contrario, per correggere alcune possibilità edificatorie previste e che erano state contestate quando abbiamo collaborato con le minoranze consiliari nella passata amministrazione.
Spero, comunque, che nel prossimo futuro sui programmi presentati in campagna elettorale e le promesse fatte ci possa essere un confronto serio e sereno in Consiglio Comunale: su questo io mi impegnerò se ci sarà la volontà di farlo.

Infine una riflessione personale sulla scelta che ho fatto. Come ho detto in Consiglio Comunale e alla stampa ho creduto in questa lista, ho lavorato per il suo successo, ho messo la mia faccia per convincere tanti che erano perplessi sull’alleanza tra aree politiche che sono sempre state avversarie tra di loro.
Ero convinto che lavorando sugli obiettivi che erano contenuti nel programma elettorale e impegnandosi sui problemi concreti si potesse lavorare con profitto e soddisfazione.
Così non è stato e, di questo, porto la mia parte di responsabilità per non aver raggiunto l’obiettivo. Ho chiesto la fiducia per questa lista a tanti Cittadini e molti l’hanno data. Oggi, giustamente, molti mi rimproverano per aver riposto male la fiducia.
Questo è quello che più amareggia e per me è la sconfitta più cocente.
Ho sbagliato: a tutti coloro che hanno creduto nella mia proposta e che, oggi, si sentono traditi chiedo scusa. So che è poco ma almeno questo è dovuto. Mi impegnerò, comunque, come Consigliere Comunale a portare avanti le promesse elettorali sulle quali ho chiesto la vostra fiducia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Maggio 2021
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