Tra Cassano Magnago e Fagnano Olona torna l’ombra del maxi-centro logistico
Una società agricola legata ad un grosso marchio della logistica starebbe acquisendo terreni. Il progetto da 300 mila metri quadri era già stato respinto dal sindaco di Fagnano
C’è una società di logistica che starebbe cercando di acquistare i terreni agricoli nella zona tra Fagnano Olona e Cassano Magnago. Da qualche settimana, infatti, emissari di un grosso marchio del settore stanno provando a rastrellare terreni in quell’area che, circa un paio d’anni fa, è finita al centro di un progetto per un centro logistico da circa 300 mila metri quadri.
Così scrive una fagnanese su un noto gruppo Facebook cittadino: «In questi giorni sono venuta a conoscenza di quello che, secondo me, potrebbe essere un altro futuro problema. Tra Fagnano e Cassano una società cassanese sta vendendo diversi lotti di terreno ad una società agricola, strettamente connessa con un noto ed internazionale trasportatore. Ne sono venuta a conoscenza perché i miei suoceri hanno un pezzo di bosco confinante con questi terreni ed hanno ricevuto lettera di invito, qualora lo vogliano, ad esercitare la prelazione in quanto confinanti (diritto impossibile da esercitare per ragioni economiche. Visto che si parla di alcuni milioni…). La lettera mi ha fatto pensare che, stante la posizione, se la società acquirente dovesse riuscire ad ottenere un cambio di destinazione dei suddetti terreni, cosa potrebbe sorgere al posto dei boschi?».
Le segnalazioni sono ormai diverse e abbiamo chiesto al sindaco Maria Elena Catelli se ci sono novità riguardo a questo progetto verso il quale la stessa amministrazione ha espresso qualche perlpessità: «Anche noi abbiamo ricevuto delle segnalazioni. Prima di Natale avevamo risposto, tramite l’avvocatura del Comune, ad una prima richiesta da parte della società interessata a realizzare il centro logistico, spiegando che non lo ritenevamo fattibile. Da allora non abbiamo più avuto richieste ma siamo stati informati di questo interesse verso i terreni di quella zona».
Non è da escludere, quindi, che la società stia preparando una nuova proposta da sottoporre all’amministrazione comunale dopo il primo rifiuto. Il piano è certamente molto ambizioso ma va sottolineato che a livello regionale si sta provando a ragionare su come gestire questi grandi progetti di logistica che spuntano come funghi in diverse zone della Lombardia.
Il consumo di suolo che richiedono, infatti, stride fortemente con le recenti disposizioni a livello regionale che mira a preservare le zone non edificate. Il progetto tra Fagnano e Cassano, ad esempio, punta ad un’area che è al centro del corridoio ecologico che si snoda da nord a sud della provincia di Varese, una zona attualmente in buona ricoperta di boschi e in parte costituita da terreni ad uso agricolo.
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