Chiude il 9 giugno l’ambulatorio territoriale Covid: oltre 500 i pazienti assistiti
Attivato il 10 dicembre scorso, in piena pandemia ha visitato anche 10 persone ogni giorno. Ora è aperto due giorni alla settimana
Ultima settimana di lavoro per l’ambulatorio territoriale Covid di Varese. Allestito da Croce Rossa con il personale di Ats Insubria, i medici delle Usca e le crocerossine, in questi mesi ha visto passare ben oltre 500 persone che sono state inviate dal proprio medico curante per un’indagine approfondita dei sintomi che lasciavano pensare a un’infezione da SarsCoV2.
Tampone, analisi del sangue, ecografia, saturazione sono stati gli esami effettuati per comprendere il quadro clinico e la sua gravità: nella stragrande maggioranza dei casi ( 483 sui 505 visitati al 27 maggio scorso) sono stati inviati al proprio domicilio con la cura e seguiti dal proprio curante e dal personale dell’ambulatorio per monitorarne l’evoluzione.
Per una ventina di casi, invece, si è scelto il ricovero in ospedale davanti a una situazione di maggior gravità. Nelle settimane di contagi più intensi, al centro sono arrivate anche oltre 10 persone al giorno.
Da quando l’ondata ha esaurito la sua forza pandemica, la richiesta di visita all’ambulatorio è diminuita tanto che il personale è stato utilizzato per la campagna vaccinale a domicilio, sempre sotto la guida del dottor Guido Garzena che prima ha lavorato all’ambulatorio per poi gestire le vaccinazioni nelle case dei pazienti fragili.
Fino al 9 giugno, quindi, il centro rimarrà aperto ma solo due giorni, il martedì e il giovedì, per i casi più urgenti.

L’esperienza fatta dà pienamente ragione all’idea di attivare sul territorio un presidio che facesse da filtro al pronto soccorso.
Previsto da una delibera regionale con la gestione delle Asst, a Varese Ats aveva scelto la via di una sede gestita in collaborazione con la Croce Rossa, facilmente raggiungibile mentre la Sette Laghi aveva individuato uno spazio all’interno del padiglione ex maternità che si è dimostrata ben presto meno agevole rispetto a quella di via Monte Generoso. La Sette Laghi chiuse il suo ambulatorio lasciando come unico presidio la tensostruttura allestita nel parco di Ats. Una struttura che da settimana prossima verrà smontata con l’augurio che non debba più tornare.
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