Alla Whirlpool di Cassinetta la protesta contro lo sblocco dei licenziamenti parte all’alba

In occasione dello sciopero di otto ore contro il licenziamento dei dipendenti della sede di Napoli, i sindacati dei metalmeccanici hanno organizzato per giovedì 22 luglio un presidio lungo tutta la giornata

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Comincerà già dalle prime luci dell’alba di giovedì 22 luglio il presidio organizzato alla Whirlpool di Cassinetta di Biandronno in occasione dello sciopero di otto ore indetto per manifestare contro le procedure di licenziamento avviate dalla multinazionale nello stabilimento di Napoli. Lo stesso giorno, in provincia di Varese è stato proclamato anche lo sciopero di due ore indetto dalle segreterie nazionali della Fiom Cgil, Fim Cisl dei Laghi e Uilm Uil a fronte delle procedure di licenziamento avviate nel giro di pochi giorni da diverse altre imprese in tutta Italia.

Accanto ai lavoratori dello stabilimento, al presidio allestito di fronte alla portineria centrale della Whirlpool di Cassinetta sono stati invitati anche i delegati sindacali di tutte le aziende metalmeccaniche del Varesotto. «La Whirlpool di Cassinetta – commenta Fabio Dell’Angelo, segretario Uilm-Uil Alta Lombardia – rappresenta un caso emblematico per il nostro territorio. Abbiamo quindi deciso di far partire da qui la nostra azione di sensibilizzazione riguardo non solo il tema dei licenziamenti, ma anche contro i comportamenti predatori da parte di multinazionali e fondi d’investimento».

«Oltre all’assenza di una politica industriale – aggiunge Dell’Angelo – mancano anche politiche attive di lavoro adeguate, e le prospettive di trovare un nuovo lavoro per i dipendenti licenziati sono molto limitate».

«La vicenda Whirlpool – commenta Nino Cartosio, segretario provinciale Fiom Cgil di Varese – è sintomo di una condizione che riguarda tutto il settore industriale. Prima ancora del 2020, l’industria italiana aveva molte difficoltà ancora da affrontare, ma mancavano i fondi. Grazie agli aiuti stanziati al termine della pandemia, queste risorse ora ci sono, ed è quindi l’occasione giusta per investire e risolvere almeno alcune di queste problematiche, come ad esempio mettere a punto una migliore strategia. Come sindacato vogliamo avere un ruolo maggiore nel dibattito intorno alle modalità in cui verranno stanziati i fondi destinati alla ripresa delle attività economiche e produttive».

In occasione dello sciopero di giovedì, è stata organizzata anche una manifestazione nazionale a Roma, alla quale parteciperanno lavoratori da tutti gli stabilimenti Whirlpool del Paese, ma soprattutto i dipendenti di Napoli, dove sono già arrivate le prime lettere di licenziamento. «L’azienda – racconta Caterina Valsecchi, segretaria Fim Cisl dei laghi – ha avviato le procedure di licenziamento senza aver neppure preso in considerazione la possibilità di sfruttare le 13 settimane di cassa integrazione messe a disposizione dallo Stato e senza costi per l’azienda. Una decisione di totale disimpegno, che ci ha lasciato perplessi e preoccupati per il futuro dell’azienda nel nostro Paese».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Luglio 2021
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