Monsignor Delpini benedice La Regina Angelorum del Campo dei Fiori
Dopo 8 anni di assenza, la statua di terracotta è di nuovo issata sulla colonna di tre metri. Il vescovo ha benedetto la statua realizzata nel 1968 dallo scultore Tardonato

La Madonna del Campo dei Fiori è tornata a vegliare sulla pianura. Con una cerimonia a cui hanno preso parte il vescovo Monsignor Mario Delpini, i sindaci di Varese e Luvinate Davide Galimberti e Alessandro Boriani, il presidente del Parco del Campo dei Fiori Giuseppe Barra e il presidente del Centro Astronomico Luca Molinari, la “Regina angelorum” è stata restituita alla collettività dopo 8 anni di assenza.
Nel 2013, infatti, il comune di Luvinate ne aveva deciso la rimozione perché la statua di terracotta, realizzata nel 1968 dall’artista Tardonato per volere di Salvatore Furia così da sostituire la madonna in bronzo, collocata nel 1938 ma distrutta da un fulmine, era gravemente danneggiata.
Solo nel maggio scorso, con l’autorizzazione della sovrintendenza alle Belle Arti, l’opera di restauro, affidata dal comune di Luvinate agli architetti Alberto Bertolini e Alessandra Galli, con Cristiana Alexy , il consulente ingegnere Marco Carcano e la restauratrice Maria Pia Navire, si è completata e la statua alta due metri è tornata in cima alla colonna di tre metri.
Grazie alla donazione di un anonimo benefattore, è stato possibile recuperare la statua in terracotta a cui ora sono stati apportati alcuni accorgimenti per evitare nuovi danneggiamenti legati agli agenti atmosferici.
Dopo i ringraziamenti del sindaco di Luvinate, rivolti soprattutto all’anonimo donatore ma anche ai volontari della Protezione civile Valtinella che hanno collaborato nelle opere di spostamento della statua, agli alpini di Varese, alla Croce Rossa, alle Gev del Parco e agli Amici del Campo dei Fiori, Boriani ha detto di immaginarsi che la Madonna del Campo dei Fiori possa parlare con la Madonnina di Milano per proteggere le comunità che vi abitano, con uno sguardo attento a una montagna che mostra una grande fragilità.
Anche il sindaco di Varese Galimberti ha espresso soddisfazione per il ritorno di un simbolo di questa monte a cui i varesini sono profondamente legati e che rappresenta un luogo naturalistico ma anche di incontro e socialità.
Il nome del professor Furia è stato pronunciato parecchie volte nel corso della cerimonia sia dal Presidente dell’ente parco sia da quello dell’Osservatorio ma anche da Monsignor Delpini che lo aveva conosciuto al seminario di Vengono dove c’era un piccolo osservatorio e Furia si intratteneva a parlare di fisica terrestre: « Anche io sono molto legato a questa montagna e al suo valore spirituale – ha commentato Monsignor Delpini – Ricordo quando, in gioventù, venivamo in pellegrinaggio da Jerago al Sacro Monte di notte per poter seguire la messa del mattino. Se poi avanzava tempo salivamo fino a qui. Questa Madonna , Regina Angelorum, così come quella di Milano sono in alto, sopra a tutti noi e ci invitano a elevare lo sguardo sopra le nostre fatiche quotidiane e la banalità della routine».
La Regina Angelorum è tornata a dominare la pianura.
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