Un lavoro per tutti: cresce la cooperativa Il Ponte a Golasecca
Nella struttura per persone con fragilità e disabilità un anno fa hanno iniziato a lavorare otto persone. Oggi sono in trentatré
La Cooperativa Sociale Il Ponte di Invorio dal 1988 rinnova il suo impegno concreto e costante per l’inserimento di persone fragili e socialmente svantaggiate nel mondo del lavoro. Un anno fa, nell’agosto 2020, ha aperto una nuova attività produttiva a Golasecca, in provincia di Varese.
«Questa nuova realtà è nata per rispondere a bisogni sempre più diffusi sul territorio e sta creando opportunità lavorative per molte persone grazie a un percorso pensato per formarle professionalmente. Si danno e si costruiscono opportunità laddove non ci sarebbero state, restituendo a ognuno la propria dignità grazie a un’organizzazione e a una serie di incarichi pensati e adeguati alle capacità del singolo».
A settembre 2020, quando l’unità di Golasecca è diventata operativa, hanno iniziato a lavorarci otto persone. Oggi sono in trentatrè, dodici normodotate e ventuno con disabilità. Anche i clienti e le aziende che affidano commesse alla cooperativa erano inizialmente quattro e sono diventati dieci con il bilancio 2021.
«Il bisogno del territorio è in aumento e anche durante la pandemia non ci siamo mai fermati» dice Mauro Fanchini, direttore generale de Il Ponte. «L’attività di Golasecca è una risposta concreta a un bisogno altrettanto tangibile e impellente: creare opportunità reali per tante persone vulnerabili, fragili e con disabilità. È la realtà che ci troviamo a vivere quotidianamente che ci ha chiesto una presenza su un territorio dove questa stessa presenza mancava ormai da qualche tempo. I numeri ci stanno dando ragione: in un anno dall’apertura siamo passati da una decina di persone coinvolte a più di trenta. Il nostro obiettivo è che la struttura diventi auto-sostenibile già entro la fine del 2021 e che continui a crescere e ad allargare la sua rete di contatti e aziende coinvolte, ma anche di volontari. Stiamo da tempo creando legami molto forti e virtuosi con diverse associazioni che operano in zona, come gli Amici di Tommy e Cecilia di Sesto Calende e la Cooperativa B.Plano di Vedano Olona, con i servizi sociali, le amministrazioni comunali e i CFP del territorio».
Le attività svolte sono diverse, da alcune molto semplici fino ad arrivare ad altre più complesse: ci si occupa di assemblaggio, confezionamento, ma anche di cablaggio. La cooperativa di Golasecca è in parte organizzata come laboratorio: chi sta imparando è inserito in un contesto protetto, con regole e organizzazione di tipo aziendale, e segue un percorso propedeutico al lavoro senza vincolo produttivo e retributivo. In parte è un’attività produttiva vera e propria: le persone socialmente svantaggiate o con disabilità sono soci della cooperativa o in tirocinio di inclusione. E ancora: la rete di connessioni e contatti con le aziende del territorio continua a essere rafforzata e diventa una risorsa importante dove inserire uomini e donne, soggetti fragili, che hanno ormai imparato un mestiere e che possono proseguire il loro percorso al di fuori dalla cooperativa.
In questo primo anno di attività, grazie a una convenzione con Associazione Amici di Tommy e Cecilia di Sesto Calende che ha lanciato l’idea, anche l’unità di Golasecca ha collaborato alla realizzazione di pedane per carrozzine costruite con mattoncini lego, donate poi a diverse attività commerciali di Sesto Calende.
Per capire meglio e nel concreto cosa si fa nei locali di Golasecca è stato prodotto anche un video (in apertura dell’articolo) che racconta, attraverso parole, volti, gesti e sorrisi, una realtà dove ognuno viene invitato a trovare il proprio posto e a essere parte attiva di un processo produttivo ed economico.
All’attività di Golasecca si sono aggiunti a marzo di quest’anno anche i due laboratori Gener.Attiva di Borgomanero (Novara) e Quarona (Vercelli), realtà che fanno tutte parte della rete FARE, un insieme virtuoso di associazioni ed enti che si occupano di inclusione sociale nelle province di Novara, Verbania, Varese e Vercelli.
Il sito www.fareinclusione.it e i social di FARE (FARE inclusione su Facebook, Instagram e Youtube) sono costantemente aggiornati sulle opportunità in atto, anche per chi vuole dedicare parte del proprio tempo a esperienze di volontariato.
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