Lega di Somma: “Non strumentalizziamo la questione del Bellini”

La difesa del gruppo consiliare Lega dopo non essersi presentata in consiglio comunale di Somma Lombardo

ospedale Bellini Somma

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Lega di Somma Lombardo:

La Lega non è per un depotenziamento del presidio ospedaliero sommese, ma per trovare alla struttura una specificità che possa garantirle un futuro. Non concordiamo nemmeno in una eventuale “mobilitazione popolare” come qualcuno sta prospettando di fare; doveroso ricordare che già nel 1996 qualcuno disse “non è scendendo in piazza che salveremo l’Ospedale“.

Crediamo che tale azione potrebbe minare ulteriormente una condivisione che ci auguriamo potrà arrivare presto vista la risposta inviata da ASST il 23 Settembre u.s. al Sindaco e la documentazione pervenuta oggi ai consiglieri comunali. Negli ultimi giorni, tra sindaci in fascia tricolore e comunicati stampa distribuiti in chiesa ai fedeli, l‘attenzione sul presidio ospedaliero sommese ha raggiunto livelli mediatici che non condividiamo.
Non ci siamo presentati in consiglio comunale per scelta, consapevole. Una scelta condivisa con tutta la sezione per non strumentalizzare ulteriormente la situazione, ma ci penseranno i consiglieri ne siamo sicuri.

La sera dello scorso consiglio comunale avevamo depositato un ordine del giorno serio e credibile, avevamo parlato di risorse già investite e già impegnate da Regione e da Asst. Dopo 13 giorni qualche altro consigliere ci ha seguito quasi completamente, depositandone un altro in pratica identico al nostro, ma rimarcando la volontà di mantenere la chirurgia oculistica.
Il giorno della capigruppo, lo stesso chiese una condivisione telefonica, noi non avevamo preclusioni di sorta in tal senso, ma il Presidente del Consiglio il giorno seguente ha inviato la convocazione del consiglio comunale con entrambi gli ordini del giorno inseriti: abbiamo letto questa scelta come una forzatura, come un “Noi abbiamo i numeri e noi voteremo il nostro documento”.

Crediamo che la condivisione ci poteva essere, ma ci sono state due settimane dal consiglio scorso in cui ci si poteva trovare tutti insieme per cercare e trovare una soluzione. Nessun problema, anche noi vogliamo il bene del nostro presidio ospedaliero e continueremo (per quanto possibile) il nostro lavoro di valorizzazione della struttura, dietro le quinte. Nessun cappello da mettere, nessuna pistola fumante dietro l’angolo, solo la consapevolezza che questo percorso forse era iniziato da tempo e che qualcuno (forse per scelta) non ha giocato a carte scoperte con la cittadinanza e con tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e minoranza.

Confidiamo in un confronto proficuo fra tutti gli attori, per poter comprendere meglio la situazione attuale e per capire quale potrà’ essere il futuro del presidio ospedaliero tanto caro ai sommesi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Settembre 2021
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