Dal brutto anatroccolo ad Amleto, riparte il teatro alle Arti
Il palco di via don Minzoni è da tempo orfano degli spettacoli dal vivo. Ora si riparte, con una proposta che vuole tenere insieme i classici con il teatro sperimentale e contemporaneo
Torna il teatro alle Arti di Gallarate, da mesi orfano degli spettacoli dal vivo «Ci siamo lasciati con lo stop improvviso a febbraio 2020; ora, finalmente, il Teatro di via don Minzoni è pronto a riaprire le sue porte con una rassegna di spettacoli serali e un ciclo di appuntamenti pomeridiani per bambini e famiglie» spiegano i promotori.
«In questi mesi, abbiamo riflettuto e ci siamo confrontati molto con le altre realtà teatrali del territorio, per capire insieme che tipo di proposta portare al nostro pubblico. Siamo molto contenti del cartellone che presenteremo: abbiamo voluto tenere forte il legame con gli abbonati e con la nostra tradizione di teatro di prosa, ma anche considerare le bellissime e nuove richieste che ci arrivano da un nuovo pubblico di giovani, che si sta appassionando e avvicinando al teatro anche grazie alla Scuola di Teatro, ripartita a settembre con sei classi e più di sessanta allievi».
Tra le proposte, quindi, ci saranno testi classici, grandi nomi del teatro italiano, insieme ad artisti giovani e talentuosi e nuove produzioni, in una rassegna di spettacoli a serata unica e senza abbonamento. «Presenteremo l’intera proposta in una conferenza stampa a fine novembre» spiega Giulia Provasoli, «ma iniziamo con l’anticipare tre appuntamenti di dicembre».
Si parte con la rassegna per bambini e famiglie, sabato 4 dicembre, ore 16.30, con lo spettacolo “I brutti anatroccoli”, Compagnia Stilema: ritorna al Teatro delle Arti Silvano Antonelli (nella foto di apertura), «artista che don Alberto amava molto e che viene qui con la sua compagnia di Torino. Uno spettacolo per tutti, dai 3 anni.
Martedì 7 dicembre, ore 20.30, primo appuntamento della rassegna serale di teatro di prosa: “Una mosca su Amleto”, spettacolo di narrazione liberamente tratto dall’Amleto di Shakespeare, di e con Edoardo Ribatto. «L’Amleto è molto interessante: è un monologo di narrazione, con Ribatto che va in scena con pochi artifici tecnici, che affronta l’Amleto con una serie riferimenti contemporanei: è il tipo di teatro che è utile per ripartire con i giovani, un teatro in cui l’attore guarda il suo pubblico, accompagna, riporta al testo classico» continua Provasoli.
«In questa serata, sarà presentata la prima produzione del Centro Culturale del Teatro delle Arti, lo spettacolo “Dormire sognare forse” uno studio su alcuni dei più celebri personaggi shakespeariani, con Sara Fenoglio, Giulia Provasoli, Roberto Radicioni e Karin Rossi, che andrà in scena sabato 11 dicembre, in due repliche pomeridiane, ore 16.00 e 17.30».
Una proposta che unisce sperimentazione e linguaggio teatrale contemporaneo ad una tradizione, sottolinea Provasoli: «Abbiamo preso in considerazione personaggi shakespeariani, abbiamo considerato monologhi in cui si interrogano, in cui reagiscono a stimoli: c’è chi decide di agire, chi come Amleto sospende l’azione: in un certo senso in questo spettacolo li abbiamo messi in dialogo tra loro».
I biglietti dei primi tre spettacoli saranno in vendita dal 1° dicembre, dalle 17.30 alle 19.30 – e in orario di apertura cinema. Per tutte le informazioni: www.teatrodellearti.it ; contatti@teatrodellearti.it
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