Il focolaio alle scuole primarie Marconi a Crenna di Gallarate

A oggi la scuola di via Gulli rimane aperta per sei classi su quattordici. Sospeso il servizio postscuola per consentire sanificazione completa. Ancora da definire il numero di casi

Crenna generica

Nel giro di un weekend – a seguito dei test – si è decisamente ampliata la quarantena disposta alle scuole Marconi di via Gulli, le primarie del quartiere di Crenna di Gallarate. E si è ampliato anche il numero di casi nella scuola, che ora è di fatto un vero focolaio.

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«Attualmente non sappiamo con l’esattezza il numero dei positivi» dice l’assessore all’istruzione Claudia Mazzetti, che sta facendo il punto con Ats e dirigenza scolastica. «I casi ad ora sono compresi tra i dieci e i venti. I genitori sono sempre stati informati durante tutto il weekend, ora aspettiamo indicazioni più precise da Ats». Rispetto alla prima valutazione di venerdì, i casi non sono più tutti asintomatici: alcuni bambini hanno avuto febbre e altri sintomi (VareseNews ha anche chiesto ad Ast un quadro completo della situazione).

Le misure di contenimento del contagio a Crenna

In attesa di una risposta definitiva sui casi, si può fare un quadro delle misure di prevenzione del contagio: «Ad oggi su quattordici classi totali alle Marconi, sei classi sono in quarantena (dopo i test), due sono state sottoposte a testing. Attualmente l’istituto è aperto per sei classi. Ad oggi Ats non ha ancora dato nessun’altra indicazione su quali ulteriori risposte dare».

Il Comune ha attuato una ulteriore misura: «È sospeso il servizio postscuola, perché è prevista una disinfezione straordinaria».

Nel weekend, al di là della necessità di fare il punto sul contagio (scoperto venerdì, con le prime due classi in quarantena), c’è stata anche una certa polemica interna – tra genitori, insegnanti – sulle origini del contagio. La dirigente Francesca Capello sabato ci ha precisato che «il “caso indice” è stato riscontrato in un docente e in un alunno, impossibile dimostrare quale sia il caso originale».

La polemica su personale No Vax

Rispetto alle voci preoccupate su personale non vaccinato, la dirigente assicura che «in istituto non è mai entrato nessuno che non fosse in regola con il quotidiano controllo del Green Pass», che può essere ottenuto mediante vaccinazione valida, guarigione recente o tampone valido.
«Non esiste obbligo vaccinale e c’è una questione di privacy che impedisce anche al datore di lavoro di conoscere le modalità di ottenimento del Green Pass».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 15 Novembre 2021
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