Dicembre 2021, lo stato del Paese che cambia

Il Radar SWG traccia una sintesi del 2021 evidenziando il crescere di una lacerazione sociale che rallenta la ripresa

coronavirus

Il Radar SWG del 19 dicembre 2021 traccia una sintesi del 2021 evidenziando il crescere di una lacerazione sociale che rallenta la ripresa.
«Se a livello personale gli italiani stanno trovando un ancoraggio all’interno di una dimensione più intimistica che li fa sentire più consapevoli ed informati, a livello collettivo crolla la fiducia negli altri e si sfilacciano sempre di più i legami sociali tradizionali. Si indebolisce inoltre il rapporto con i riferimenti istituzionali, il che però rappresenta un parziale ritorno alla situazione pre-pandemia. Il 2021 sta aprendo nuove fratture (la prima per importanza quella tra favorevoli e contrari alla vaccinazione) che minano ancora più in profondità i legami sociali, mettendo in discussione la fiducia generalizzata nell’altro».

Vediamo alcuni dati importanti per illustrare lo scenario attuale. Dovendo fare un bilancio complessivo, il 53% direbbe che l’anno che sta terminando è stato ancora più negativo che positivo, ma siamo lontani dall’annus horribilis del 2020, quando la quota di negativi era il 76%.

Il 65% degli italiani ritiene di essere “cambiato”, con una quota di 17% “profondamente”. Cambiato come? Diventando “semplicemente diverso” (44%), “più fragile” (37%), “più forte” (19%). Al loro fianco, gli inossidabili sono il 35%: non sono cambiati oppure lo erano nel 2020, ma sono tornati quelli di prima.

IL VISSUTO PERSONALE

Per quanto riguarda il vissuto personale, la composizione di quanto sia aumentato in meglio o diminuito in peggio ritorna una fotografia con spinte di segno opposto. Ad esempio, la passione per il lavoro e lo studio o le relazioni di coppia in media non sono cambiate, ma sono migliorate per un quinto e peggiorate per un altro quinto in entrambe le categorie.
Quello che sembra decisamente in miglioramento sono innanzitutto la consapevolezza di sé (+27%), la conoscenza delle questioni di attualità (+27%) e la cultura personale (+21%), e in seconda battuta la gestione della casa, l’alimentazione e la voglia di nuove esperienze. Tutte dimensioni individuali, più che collettive. La dimensione più importante, le relazioni affettive, migliora di 7 punti percentuali.

CROLLA LA FIDUCIA NEGLI ALTRI

Sul fronte negativo, crollano la fiducia negli altri (-31%), la capacità di divertirsi (-24%), il rapporto con la politica (-16%) e le aspettative verso il futuro (-11%). Mentre non mutano l’impegno sociale, soprattutto il rapporto con il proprio territorio e la città in cui si vive.

La débâcle nel rapporto con il prossimo si rispecchia in un ulteriore declino della fiducia nelle istituzioni: partiti, sindacati, Chiesa, magistratura, associazioni di categoria. Si distinguono solo le Forze dell’Ordine, in cui gli italiani credono 6 volte di più che nei partiti, e il Governo, che migliora del 40% il suo grado di affidabilità.

LA PANDEMIA SCUOTE IL LATO EMOTIVO

Per quanto riguarda la società nel suo complesso, è ampia la percezione delle difficoltà, a partire dal mercato del lavoro che è peggiorato per il 45% degli italiani. Vanno male la politica, la situazione sociale, amministrativa e della sicurezza delle città e sono in grande affanno scuola, sanità e servizi culturali.

Per tutte queste ragioni, la riflessione su quanto appreso nel 2021 indica chiaramente un senso di maturata consapevolezza su quanto siamo vulnerabili e fragili, che con il 35% è la lezione numero uno della lista, cui segue di stretta misura il fatto che diamo troppa importanza a cose che non sono davvero importanti e il nostro stile di vita è sbagliato (30%). Per il 9% diamo poca importanza alla famiglia e alle persone che si amano. Mentre al 10% degli italiani il 2021 non ha insegnato nulla.

Il quadro emotivo e percettivo del Paese è ancora strettamente legato all’andamento pandemico, anche se influenzato positivamente dal maggiore senso di protezione che sentono di avere i soggetti vaccinati. Rimane quindi la prevalenza dell’incertezza (47%), mentre risultano relativamente stabili, su livelli medi, speranza, rabbia e paura. La fiducia è il fanalino di coda nel paniere delle emozioni più sentite con il 13% soltanto.

L’ECONOMIA CERCA UN SUO EQUILIBRIO

Sul fronte economico, i dati di andamento mostrano un costante aumento della percentuale di famiglie che ha trovato un equilibrio e che riesce a gestire efficacemente entrate ed uscite (65% a dicembre rispetto al 55% delle famiglie a gennaio). Allo stesso modo aumenta costantemente, tra coloro che sono in cerca di un nuovo lavoro, la percentuale di chi pensa di trovarlo a breve, raggiungendo a dicembre il valore più alto da inizio anno, passato da 11 a 20%. In questi due casi i dati di percezione appaiono allineati con i dati ufficiali Istat sull’andamento della produzione industriale.

Consapevoli di queste dinamiche, il 2022 ha la duplice sfida della ricostruzione economica, in chiave di crescita sostenibile, e della inclusione sociale, basata su un senso di comunità coesa e integrata.

Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va”, Eraclito.

di
Pubblicato il 28 Dicembre 2021
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