Il bilancio del sindaco di Varese dopo le elezioni provinciali: “Il Pnrr aprirà nuove alleanze politiche”

Intervista di fine anno al sindaco di Varese Davide Galimberti: il bilancio di un 2021 denso di avvenimenti, per i cittadini e la politica, e i prossimi passi per il futuro

Generica 2020

È stato un anno intensissimo per la città di Varese e per il suo sindaco, Davide Galimberti, rieletto a ottobre come primo cittadino.Abbiamo provato a fare con lui il bilancio di questi ultimi 12 mesi, cercando di inquadrare anche cosa succederà nel prossimo futuro.

Sindaco Galimberti, può farci un bilancio dell’anno che si sta concludendo?
Il 2021 è stato un anno unico, intenso, di lavoro e nuove sfide: da una parte è stato segnato per la sua totalità dalla pandemia, con le sofferenze che ha causato, dall’altra parte abbiamo assistito alla messa in campo di una straordinaria azione di contrasto al virus che ha innescato risposte solidali, una forte coesione e processi innovativi di trasformazione del tessuto sociale ed economico. E’ stato l’anno della più grande campagna di vaccinazione della storia. Pur nella difficoltà dettata dall’emergenza sanitaria, per la quale siamo ancora chiamati a un atteggiamento di prudenza, il bilancio è nel suo complesso positivo per molti aspetti. La nostra amministrazione ha portato avanti una grande opera di riassetto della città, con l’avvio di opere attese da molti anni, dai lavori per il nuovo polo culturale che sorgerà nella ex Caserma Garibaldi al nuovo ingresso in città di largo Flaiano, dal masterplan Stazioni alle opere di efficientamento energetico e riqualificazione in 38 scuole cittadine, dalla riqualificazione del palaghiaccio, di impianti sportivi cittadini ai numerosi progetti sui quali l’amministrazione sta lavorando, perseguendo una visione di città innovativa, sostenibile e attrattiva.

È stato un anno dove sono successe molte cose: qual è stata la piu intensa per lei?
Uno dei momenti più intensi ed emozionanti è stato l’avvio del grande hub vaccinale della Schiranna, in cui è emerso uno spirito di collaborazione a più livelli senza precedenti. Enti, istituzioni, personale sanitario, associazioni e volontari hanno lavorato con un’azione coordinata e tempestiva, un lavoro di squadra che ha consentito di rispondere in modo efficace alle esigenze di contrasto al virus. Credo che questa sia la nuova sfida di chi fa politica, un nuovo modello da perseguire che punti a una effettiva collaborazione, consapevolezza di perseguire gli obiettivi al di là degli schieramenti e con senso di responsabilità: questo è il momento di lavorare insieme.

Tra le molte cose successe in quest’anno c’è stata anche la sua rielezione…
Il risultato elettorale che ho ottenuto era tutt’altro che scontato. Penso che sia l’esito di ciò che, grazie a tutta la squadra che mi ha sostenuto, abbiamo ottenuto in questi anni, nonostante le sfide enormi dettate dalla pandemia. Tutto è migliorabile, e molte e molto importanti sono le sfide che ci aspettano, ma certamente la rielezione è stato un importante punto fermo, un sostegno che gli elettori mi hanno saputo infondere con la loro fiducia. Con questo risultato i cittadini hanno voluto chiaramente dirci di proseguire in questa direzione

Nel frattempo, ci sono state anche le elezioni provinciali.
Le elezioni provinciali hanno aperto un nuovo scenario, mettendo in crisi gli schieramenti precostituiti e ponendo invece in risalto la necessità di un percorso alternativo in cui lavoreremo per costruire un nuovo progetto, in cui saranno decisive le idee, la capacità di avere visione e attivare un nuovo modo di fare alleanze tra amministratori che hanno interesse per il territorio e non per le bandierine politiche. Ciò in ragione del fatto che la provincia rivestirà un ruolo importante per l’attuazione del Pnrr e anche nella manovra di bilancio lo Stato sta nuovamente investendo su tali enti. Mi sembra che in molti stiano guardando a questa nuova prospettiva.

Di cosa è piu fiero?
In questi anni la nostra amministrazione ha avuto la capacità di partecipare a bandi e ottenere finanziamenti importanti per la rigenerazione di spazi degradati, con la riqualificazione di intere parti di città. Un grande lavoro che è stato possibile solo grazie alla determinazione, all’entusiasmo e alla passione dei tanti professionisti che mettono in moto ogni giorno la macchina comunale. Questa  esperienza, maturata nella fase antecedente il PNRR, ci consente di guardare con ancora più forza e consapevolezza all’impiego di queste risorse non per tornare alla fase ante pandemia ma per rendere la città ancora più efficiente ed attrattiva. I presupposti ci sono tutti e su alcuni ambiti potrà essere davvero un modello.

Cosa poteva andare meglio, di quello che ha fatto?
Credo ci sia sempre modo di migliorare: abbiamo ancora molto lavoro davanti e mi concentro su quello, ma sono anche consapevole che siamo in una fase nuova dove chi ha vinto deve governare ed attuare il programma con l’aiuto e la collaborazione di tutte le forze. A Varese mi sembra che questo stia avvenendo, anche grazie alla consapevolezza delle forze di minoranza. Nei prossimi mesi molti saranno i momenti di confronto e collaborazione

Quali sono i primi passi del 2022?
Tra le sfide che abbiamo davanti sicuramente ci sono le opportunità date dal PNRR, con la possibilità di definire una pianificazione pluriennale fatta di rinnovamento degli spazi della città e di efficientamento dei servizi, con investimenti finalizzati a rilanciare la città dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. Tra gli obiettivi c’è anche quello di redigere il nuovo PGT, che dovrà uscire dalla logica delle destinazioni e funzioni ma dovrà puntare alla visione: cioè dove vogliamo collocare Varese intesa come area vasta, attraverso un percorso partecipato di condivisione per favorire il confronto sulle esigenze della città e dei territori limitrofi compresa la Svizzera. Insomma dovrà essere un documento strategico vero ed è il motivo per cui dovrà essere elaborato dal comune avvalendosi di specifiche professionalità in ambito sociologico, ambientale, economico.
Inizierà nel 2022 il nuovo servizio di raccolta rifiuti da cui ci aspettiamo molto in termini di raccolta differenziata e pulizia dell’intera città. Altro importante obbiettivo sempre guardando oltre i confini comunali è quello di arrivare alla riqualificazione delle aree che si affacciano sul fiume Olona riconvertendo i tanti siti dismessi nei diversi comuni interessati. Un’area che deve ritornare ad essere rivissuta con una grande attenzione all’ambiente. Poi ci sono obiettivi ancora più in là, ma altrettanto importanti e a cui già guardiamo.

Per esempio?
Nei prossimi anni ci saranno eventi internazionali di richiamo legati al canottaggio o alle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026: qui Varese, con il palaghiaccio e gli altri impianti sportivi rinnovati e riqualificati, potrà avere un ruolo chiave, che potrà andare di pari passo con il rilancio della vocazione sportiva e turistica della città. C’è poi una data a cui lavorare per massimizzare la conoscenza del sacro Monte, che negli ultimi 5 anni ha visto una importante crescita di visitatori. Una crescita che conferma le sue potenzialità e che ha visto un importante apporto di tutti gli amanti del Sacro Monte (abitanti, associazioni, esercenti). Si tratta del Giubileo del 2025, che rappresenterà un momento importante per il borgo e per quell’appuntamento dobbiamo lavorare insieme espandere la conoscenza del borgo e rendere maggiormente fruibile l’accessibilità. I lavori che interesseranno la funicolare vanno proprio in quella direzione.

 

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 31 Dicembre 2021
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  1. Avatar
    Scritto da Bigtree

    Da cittadino di Varese dal 1976 mi auguro che l’Amministrazione, oltre agli importanti e ambiziosi progetti illustrati dal Sindaco, si occupi con maggiore attenzione anche delle cose di carattere ordinario.
    Le vie anche quelle centrali (vedi Via Sabotino- dove abito – e limitrofe) non vengono da tempo immemore (nonostante i cartelli che ne prevedono la pulizia ogni settimana) spazzate e lavate.
    Il centro storico ( corso Matteotti , corso Moro, via san Martino etc…) è ormai da tempo diventato l’orinatoio pubblico dei cani …..
    Non è più, per il decoro della città, rinviabile un deciso intervento di pulizia, riordino e di norme precise per i possessori dei nostri amici a 4 zampe..
    Cordiali Saluti.
    Aldo Tronconi

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