Ambientalisti in presidio a Malpensa contro il Masterplan
Diversi comitati e associazioni proporranno sabato 22 gennaio un presidio informativo. "Troppo consumo di suolo e mancanza di programmazione"

Ambientalisti e associazioni in presidio a Malpensa contro il Masterplan 2035, il progetto di sviluppo dello scalo contestato soprattutto per l’ampliamento dell’area cargo a Sud, sui boschi di Lonate Pozzolo.
Sabato 22 gennaio, dalle 10 alle 13, al Terminal 1 (all’altezza della porta 15) si riuniranno gli attivisti di varie sigle locali e non, da Legambiente all’Unione Comitati Malpensa, dal Comitato Diritto alla Salute alle Acli di Gallarate, al circolo cattolico Laudato Si’.
«Lo scorso 16 dicembre si è chiuso il periodo delle Osservazioni alle Integrazioni del Masterplan 2035 presentato da ENAC e SEA dove Amministrazioni, Parchi, Associazioni, Comitati ambientalisti e singoli Cittadini hanno espresso la contrarietà allo sviluppo proposto: l’espansione dell’aeroporto e la crescita dei voli, sia cargo sia passeggeri» riepilogano quelli dell’UniCoMal, promotori del presidio.
Quello di sabato, dicono, sarà un presidio informativo per informare le persone sul progetto.
«Le tematiche esposte riguarderanno lo sviluppo aeroportuale e le ricadute che il Masterplan 2035 avrà sul territorio, a supporto delle numerose osservazioni inviate al Ministero della Transizione Ecologica, tutt’oggi solo parzialmente pubblicate sul sito dedicato. Le reazioni alla proposta di un presidio sono state al di sopra delle aspettative, fino ad ora, hanno aderito 18 associazioni e comitati non solo del territorio limitrofo a Malpensa, ma dell’intera Lombardia».
“Manca una Valutazione Ambientale”
«Molti sono stati i temi trattati nelle osservazioni. Citiamo ad esempio la mancanza di una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) del territorio attorno a Malpensa, l’importanza della brughiera, la salvaguarda di settori boschivi importanti per l’ecosistema, il consumo di suolo in un territorio già fortemente antropizzato, l’utilizzo delle infrastrutture stradali senza una pianificazione coerente sul territorio, le inadeguate compensazioni, la situazione occupazionale precaria e la situazione sanitaria derivante dalla presenza di Malpensa».
«Questi sono i temi che vorremmo portare all’attenzione pubblica, per cui invitiamo le persone interessate e sensibili alle tematiche esposte a venirci a trovare al presidio che, seppur limitato al numero di partecipanti, ci consentirà di dialogare e confrontarci sui temi ambientali ora più che mai attuali».

Le posizioni sul Masterplan Malpensa
Il Masterplan 2035 è proposto da Sea e sostenuto tra gli altri dall’Unione Industriali. Critici invece il Parco del Ticino (che ha espresso parere negativo) e i Comuni della zona, con amministrazioni di diverso colore politico. Tra le forze politiche in particolare la Lega – un po’ smentendo i propri sindaci – ha dichiarato il suo sostegno al piano di sviluppo dell’aeroporto di Milano Malpensa.
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