Italexit si presenta a Ferno: “Dopo il malgoverno ora il paese ha diritto a un buon governo”
Domenica il primo gazebo e un messaggio forte di critica all'amministrazione guidata da Filippo Gesualdi. Il gruppo di Gianluigi Paragone vuole fare sul serio
«Ferno ha diritto al buon governo». Si presenta con questa parola d’ordine, a Ferno,Italexit, la formazione di Gianluigi Paragone. I militanti della neocostituita sezione del paese vicino a Malpensa si sono presentati domenica 6 febbraio.
Un gazebo davanti alla chiesa, con la distribuzione dei volantini che riportano le parole d’ordine “legalità, libertà e onestà”.
Più esplicito ancora il segretario di sezione Paolo Rechici: «I cittadini di Ferno dopo anni di malgoverno finalmente hanno la possibilità di scegliere persone che hanno a cuore gli interessi della città, del suo sano sviluppo, con particolare attenzione al lavoro, ai servizi pubblici, scuola, viabilità e ambiente».
Parole pesanti con cui Rechichi si riferisce all’amministrazione guidata da Filippo Gesualdi, indagato per voto di scambio politico-mafioso e avviato verso il processo. Le difficoltà del gruppo di Gesualdi, la precedente spaccatura nel centrodestra (con Lega e Forza Italia che avevano corso a parte) rendono interessante la sfida elettorale a Ferno.
«Le imminenti elezioni amministrative per il rinnovo della carica del Sindaco e del Consiglio comunale, rappresentano un’ occasione unica di svolta a favore della legalità, libertà ed onestà» continua Rechichi di Italexit. Per la formazione di Paragone un contesto “tosto” come Ferno può essere una buona scena, dal punto di vista elettorale.

A Gallarate lo scorso anno Italexit si presentò un po’ a sorpresa, ufficializzando la cosa all’ultimo giorno utile, un mese o poco più prima delle elezioni. A Ferno invece parte con il passo lungo, con ampio anticipo. Non sui social ma già nelle piazze, con gazebo e volantinaggio. «Ne seguiranno almeno altri dieci», promette il segretario Paolo Rechichi.
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