Come cambia la percezione del dolore con l’endometriosi: il Ministero finanzia la ricerca dell’ospedale Del Ponte di Varese
La ricerca clinica del professor Ghezzi dell'Università dell'Insubria è una delle 9 scelte a livello nazionale per migliorare la conoscenza di una malattia molto diffusa ma poco conosciuta

C’è anche l’ospedale Del Ponte e l’equipe del professor Fabio Ghezzi tra i 9 enti di ricerca finanziati dal Ministero della Salute sull’endometriosi. Il primario di ostetricia e ginecologia di Varese, docente dell’Università dell’insubria ha ottenuto un importante finanziamento ( circa 185.000 euro) per studiare come questa malattia incida sulla percezione del dolore: « Insieme ai colleghi della neuroradiologia e della radiologia – spiega il professor Ghezzi – analizzeremo come si attivino le aree del dolore nel cervello tra le pazienti prima e dopo il trattamento dell’endometriosi».
Lo studio vuole dimostrare come questa malattia influisca sulla stessa percezione del dolore, attivando aree differenti del cervello: « L’endometriosi provoca sensazioni dolorose non solo nella zona pelvica, ma interessa anche altri distretti come, per esempio, quello polmonare. Nel nostro studio utilizzeremo la risonanza magnetica per evidenziare quali aree del cervello si attivo davanti al dolore e se siano differenti prima e dopo il trattamento della patologia».
All’ospedale Del Ponte esiste un centro totalmente dedicato a questa patologia: « La nostra è un’equipe multidisciplinare che vede collaborare ginecologi, psicologi, chirurghi, radiologi. Seguiamo oltre 500 donne. È una patologia diffusa ma di cui non si ha ancora adeguata conoscenza. Di solito, arrivano al nostro centro dopo aver girato due o tre specialisti. Ma questo è dovuto al fatto che è una patologia difficile da diagnosticare e complessa: provoca dolore durante il periodo mestruale, ma anche durante i rapporti sessuali, dolore ciclico. La donna è portata a sottovalutare, a dare per scontata la sua sofferenza perchè collegata al ciclo mestruale. Solo quando subentra la storia di coppia, la ricerca di una gravidanza emerge che quel dolore non è normale. Invece, questa patologia insorge già nell’adolescenza e la diagnosi precoce migliorerebbe, quanto meno, il decorso con un intervento chirurgico e farmacologico immediato. A volte, la terapia è abbastanza invasiva con interventi demolitivi di parte o tutto l’apparato genitale e anche dell’intestino».
Potersi rivolgere a un centro specializzato è la prima garanzia di una presa in carico efficace e completa: « L’endometriosi non ha effetti solo fisici ma anche psicologici perché il dolore comporta l’isolamento, la depressione. L’equipe dell’ospedale Del Ponte offre un servizio completo e continuo. Abbiamo anche una linea dedicata a cui le donne possono chiedere aiuto (Help Line Endometriosi: tel. 380 8981144 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle ore 18:00).
Questo finanziamento da parte del Ministero della Salute dimostra l’attenzione che c’è per la nostra attività e per il lavoro di ricerca che mettiamo in campo: l’endometriosi distorce anche la percezione del dolore, rendendolo più acuto. L’indagine che avvieremo ci permetterà di provare questa dimensione del dolore».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su Vannacci a Varese, sala gremita per il suo attacco frontale: “Von der Leyen? Sembra viva”
Castegnatese ora Insu su Raid vandalico nella tensostruttura di Castronno: rubati i palloni e divelti gli estintori
Bruno Paolillo su Varese e la crisi del commercio: interviene anche Paolo Ambrosetti tra dati allarmanti e la replica del Comune
GrandeFratello su Arrivano i treni Varese-Milano Centrale. Ma solo per due giorni
Massimo Macchi su Tarip, le prime fatture fanno discutere. Coinger: "Una rivoluzione culturale"
PaGi su Si è ribaltato un altro grosso tir, traffico in tilt tra Somma Lombardo e Malpensa lungo la via Giusti
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.