K-Movies, a Cortisonici ritorna l’onda coreana
Il Focus della diciannovesima edizione si avvale della collaborazione del Far East Film Festival di Udine, il più importante evento europeo dedicato al cinema popolare dell’estremo oriente
A quindici anni di distanza, Cortisonici Film Festival, a Varese dal 19 al 23 aprile, rinnova il legame con il cinema contemporaneo coreano a cui dedica per la seconda volta il suo Focus, vale a dire lo spazio fuori concorso nato per esplorare visioni e culture lontane.
Il Focus della diciannovesima edizione si avvale poi di una nuova e preziosa collaborazione: quella col Far East Film Festival di Udine, il più importante evento europeo dedicato al cinema popolare dell’estremo oriente. Il Focus 2022 è dunque K-movies, un viaggio nel cinema coreano contemporaneo a cura di Roberta Silva, Matteo Angaroni, Massimo Lazzaroni e Tatiana Tascione, per portare a Varese due lungometraggi che verranno presentati martedì 19 e mercoledì 20 aprile nell’auditorium del Liceo Musicale di Via Garibaldi.
Il primo film proiettato sarà Extreme Job di LEE Byoung-heon: una scombinata squadra di detective tenta di riscattare una carriera mediocre stanando una banda di trafficanti di droga; luogo dell’appostamento un ristorante di pollo fritto che non ha quasi più clienti. Uscito in Corea del Sud nel 2019 il film è al secondo posto tra i campioni di tutta la storia del cinema coreano al botteghino: il giusto successo per una delle commedie coreane più riuscite di sempre.
Il secondo film è Beasts Clawing at Straws di Kim Young-hoon, dove i destini di quattro personaggi ai margini della società si intrecciano in modo imprevedibile. Una borsa piena di denaro scoperta in un armadietto deciderà i loro destini, mettendo a nudo una serie di esistenze miserabili e grottesche.
Il focus prevede poi uno “sconfinamento” in termini di confini: in collaborazione con la sezione Inferno, spazio del festival dedicato al cinema non convenzionale, in programma, per una notte infernale, Pulgasari, il Godzilla nordcoreano realizzato nel 1985 dal regista sudcoreano Shin Sang-ok, rapito, per l’occasione, con la moglie Choi Eun-hee da Kim Jong-il in persona. La storia della realizzazione di questo film ha molte più sfaccettature e sottotrame che verranno spiegate dagli organizzatori.
A completare le visioni, a testimonianza di questo profondo legame, ci sarà anche una selezione di cortometraggi coreani proiettati nelle scorse edizioni di Cortisonici. Ma non solo visioni cinematografiche: ci sarà una conferenza tenuta della Professoressa Giuseppina De Nicola dell’Università Sapienza di Roma, con una panoramica su quale sia il reale modello di società che emerge dalla cultura pop coreana, partendo dai K-drama, ai successi cinematografici, come Parasite e Squid Game, o musicali, come il fenomeno mondiale BTS, e quanto questo sia vicino alla realtà.
«Quando nel 2006, affascinati dai successi internazionali di registi come Park Chan-wook, autore di Old Boy, e Kim Ki-duk, il regista di Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera, decidemmo di dedicare il nostro primo focus al cinema coreano “invisibile” curato da Gianluca Gibilaro, la “hallyu”, ovvero l’onda coreana, era già un fenomeno socioculturale di tendenza – spiega il direttore organizzativo di Cortisonici Massimo Lazzaroni – in Asia con i K-drama e il K-pop, e poi in Europa con i film d’autore. I festival di Cannes, Venezia, Berlino e Locarno ci hanno offerto la possibilità di accedere e apprezzare una cinematografia ancora sconosciuta, che ci ha incuriositi e appassionati e, negli anni, ci ha spinti a mantenere vivo quel rapporto attraverso importanti collaborazioni che portiamo avanti ancora oggi. Come quella con l’IFAF (Seoul International Film & Art Festival), che a partire dal 2009 ha contribuito e arricchito la nostra programmazione con cortometraggi e ospiti rimasti indimenticati nella memoria del pubblico di Cortisonici. Insomma preparate le vostre bacchette, rigorosamente in metallo, il menù coreano cucinato da Cortisonici 2022 sarà decisamente ricco».
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