Lampioni spenti a Castronno. Il sindaco: “Abbiamo messo alle strette Enel X”

Il primo cittadino ha avuto un incontro con il responsabile dell'azienda che gestisce l'illuminazione pubblica. "Cinque giorni di tempo per risolvere i problemi o sospendere il pagamento del canone di manutenzione"

Le nuove lampade a led

Lampioni spenti, strade al buio. Il problema non riguarda un paese in particolare, ma molte zone della nostra provincia. Le segnalazioni arrivano da cittadini esasperati che dopo aver contattato il proprio comune, spesso non ricevono risposta. Le amministrazioni comunali “prendono tempo”, in alcuni casi sostituiscono le lampade ma quando si tratta di interventi più complessi la responsabilità passa a Enel X. E qui cominciano i guai.

Tra i paesi con i casi più complicati ci sono Gazzada Schianno, Azzate, la piccola Crosio della Valle  ma anche Castronno si è trovata con parecchie vie senza illuminazione. E così il sindaco Giuseppe Gabri, dopo una serie di pec inviate a Enel X, ha affrontato la questione con un responsabile dell’azienda: «In realtà è finita con un nulla di fatto come temevamo – spiega il sindaco Giuseppe Gabri – Abbiamo segnalato che nel nostro comune ci sono 11 casi sospesi e 7 aperti: significa che 11 non sono immediatamente risolvibili e che 7 lampioni potrebbe invece essere sistemati. Resta il fatto che noi abbiamo un punto luce spento dal mese di luglio: un lampione ad un incrocio tra via Brughiera, via san Carlo e via Lario». E Castronno non è il comune della provincia messo peggio: i lampioni guasti sono quindi 18 su 653, ma in alcuni paesi sono molti di più.

Perché la questione è così complessa? Perché in alcuni casi i lampioni sono obsoleti e devono essere cambiati completamente: cambiare la semplice lampada, passando dal mercurio al led, non è sufficiente. «Fermo restando che anche sostituire la semplice lampada ha un costo piuttosto alto, circa 400 euro. Una cifra non indifferente che per alcuni comuni che hanno molte lampade da sostituire e che quindi devono mettere in conto un esborso notevole. Dopo aver parlato con il responsabile di Enel X abbiamo deciso di concedere ancora qualche giorno, dopo di che se non dovesse cambiare nulla, sospenderemo il pagamento del canone di manutenzione della prossima fattura».

Insomma, il braccio di ferro tra amministrazioni ed Enel X , o le altre aziende che gestiscono l’illuminazione pubblica, si combatte a colpi di interventi a volte molto costosi. Per questo i comuni fanno ricorso a progetti di finanziamento (il Project Financing, la formula magica evocata nei casi in cui le risorse pubbliche scarseggiano), ma i tempi sono lunghi. E nel frattempo i cittadini “brancolano nel buio”.

 

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Pubblicato il 10 Marzo 2022
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