Parte da Azzate il distretto del commercio “del buon cammino”

Raduna i commercianti dei comuni di Azzate, comune capofila, Buguggiate, Daverio, Brunello, Gazzada Schianno e Crosio della Valle. L'annuncio in consiglio comunale

Consiglio comunale azzate

Nasce un nuovo distretto del commercio che mette sotto il “cappello” di Azzate, comune capofila, Buguggiate, Daverio, Brunello, Gazzada Schianno e Crosio della Valle. 

Ad annunciarlo in consiglio comunale il vicesindaco Simona Barbarito che ricopre anche il ruolo di assessore al Commercio.

«Avevamo due possibilità: – ha spiegato nel suo intervento-  unirci a un distretto già esistente o crearne uno ex novo. La volontà del comitato commercianti era quella di dare vita ad una nuova entità e così è stato fatto. La Regione ha accolto questa istanza e ai primi di marzo ci ha dato il via libera”. 

Il distretto del commercio avrà l’obiettivo di mettere in relazione i commercianti dei paesi aderenti, affinché promuovano iniziative che possano incrementare l’attrattività del territorio. Il raggio d’azione è quello della strada provinciale 17 e infatti il distretto del commercio si chiamerà “Del buon cammino”, come il nome di quel tratto di provinciale.
Il prossimo passaggio sarà quello di istituire un comitato di indirizzo, con le rappresentanze dei diversi comuni e Ascom Varese, che lavorerà sugli obiettivi e i relativi interventi. 

L’esigenza di aderire a un distretto del commercio risale a molto tempo fa: la proposta arrivava dai gruppi di minoranza che chiedevano di rimettere i commercianti al centro di azioni che spingessero i paesi verso un rilancio economico, culturale e sociale. Operazione riuscita e questo consentirà al distretto di partecipare già ai prossimi bando di Regione Lombardia.
Soddisfatto ma solo in parte Marco Leoni, consigliere di minoranza di Azzate in Valbossa, che ha chiesto le motivazioni che hanno spinto a scegliere un nome così “generico” come quello “del buon cammino” e non uno che individuasse e caratterizzasse di più l’area della Valbossa. «Perché non lo avete chiamato distretto della Valbossa? – ha chiesto Leoni- Perché non avete chiesto anche a noi come chiamare il distretto? Avete deciso tra di voi, lasciandoci fuori eppure la proposta di istituire un nuovo distretto del commercio, e non unirci a quello già esistente di Sesto, è stata appoggiata da noi. Avete fatto un buon lavoro ma non fino infondo. Dovevate difendere di più la nostra identità».

Accusa respinta dal vicesindaco che ha spiegato che dai commercianti, sul nome da attribuire, non era arrivate nessuna proposta e che quella definizione  consentirà di allargare i confini del distretto nel caso in cui dovessero entrare a farne parte altri comuni che insistono sulla Sp 17.

Ma il consiglio è stata anche l’occasione per parlare di altri temi, dalla sicurezza nelle stazioni e sui treni, con una richiesta ufficiale fatta a Trenord, alla guerra in Ucraina, all’arrivo dei profughi ucraini. Anche in questo caso Leoni ha sottolineato come l’organizzazione in paese sia stata gestita solo dalla giunta: «Mi sarebbe piaciuto far parte di una squadra per decidere cosa fare, sia come consigliere sia come cittadino di Azzate. Qui la politica non c’entra, noi possiamo essere coinvolti, anche noi possiamo e vogliamo contribuire» .

Simona Barbarito, infine, ha ricordato l’iniziativa di sabato 19 marzo, quando 34 nuovi nati saranno accolti con una cerimonia in Comune. Alla festa organizzata per dare il benvenuto ai nuovi azzatesi parteciperà anche la mamma di un piccolo di dieci mesi, fuggiti dalla guerra e ospitati ad Azzate: «Sarà un modo per accogliere chi è arrivato nella nostra comunità in un momento drammatico come questo e dare loro un po’ di serenità», ha concluso Barbarito.

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Pubblicato il 15 Marzo 2022
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