“Ritardi contenuti, i lavori continuano”: le risposte dell’assessore Civati sullo stato dei cantieri a Varese
L'audizione a margine di una lunga commissione che illustrava i prossimi lavori a bilancio. Sotto la lente il piano stazioni, l'ex caserma Garibaldi e villa Mylius
A margine della commissione congiunta bilancio-lavori pubblici, che ha illustrato quali saranno i prossimi lavori, per lo più finanziati da bandi, ieri sera una parte, dedicata ai soli consiglieri della commissione lavori pubblici, è stata dedicata ad ascoltare l’assessore Andrea Civati riferire sullo stato dei tanti cantieri a Varese.
La seduta era stata richiesta in occasione dell’ultimo consiglio comunale, che si è svolto mercoledì 9, da parte consigliere Stefano Clerici, ed è stata organizzata a tempo di record: si è infatti approfittato di quella riunione congiunta per “agganciare” la richiesta audizione dell’assessore.
Il consigliere di Varese Ideale ha fatto domande specifiche in particolare su tre cantieri: quello del piano stazioni, quello dell’ex Caserma Garibaldi e quello di villa Mylius, che presentavano criticità o apparenti stop ai lavori.
STAZIONI: ORA UN LEGALE CONTROLLA L’APPALTO, IN PIAZZALE KENNEDY SI LAVORA AL SOTTOPASSO DELLE NORD
Sulle stazioni, la domanda di Clerici partiva da un articolo che parlava di “contenzioso nel cantiere” e di “assunzione di un legale” di cui però i consiglieri non avevano notizia, chiedendo maggiori chiarimenti e, in particolare, se era dovuto a questo il ritardo dei lavori.
«Quello che avviene alle stazioni è che si è effettivamente dato incarico a un legale, ma non c’è un contenzioso – ha spiegato Civati – Gli appalti sono complessi, gli importi sono significativi, c’è la necessità di mantenere il controllo sulla correttezza dello svolgimento dei cantieri. Per questo necessario assumere esperti in maniera d’appalti per tenere monitorato uno dei piu grandi cantieri della città. non deve stupire la presenza di un legale. Non c’è contenzioso, ma solo volontà di monitorare».
L’assessore è poi entrato nel merito dei cantieri: «Evidentemente delle difficoltà ci sono state, innanzitutto per la disponibilità del personale: in fase di pandemia ci sono state sospensioni e ritardi per positività e quarantene. Un problema non solo delle stazioni, ma anche di altri cantieri. Il secondo tema è quello degli approvvigionamenti, un problema soprattutto dell’ultimo anno. Sicuramente per questi motivi del ritardo c’è, ma è assolutamente gestibile».
Tanto è vero che al cantiere delle stazioni: «Nelle ultime settimane il cantiere ha lavorato abbastanza intensamente – ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici – Tant’è vero che sono state terminate le principali lavorazioni in piazza Biroldi, i lavori in piazzale Trieste avanzano velocemente e sono in corso lavori meno evidenti sul sottopasso e l’accesso alle ferrovie Nord. Insomma, il cantiere sta avanzando e l’attenzione da parte nostra è altissima perchè, nel rispetto dell norme, i lavori avanzino il più possibile celermente».
CASERMA GARIBALDI, SONO TORNATI GLI OPERAI
Civati ha risposto anche alla domanda sul “fermo” alla Caserma Garibaldi in questo modo: «Rispetto alla caserma, al netto delle normali difficoltà, i lavori sono avanzati velocemente, con uno stato buono delle lavorazioni – ha detto – C’è stata una sospensione intorno a Natale, da un lato per le temperature rigide che impedivano lavorazioni all’esterno, dall’altro per approfondimenti di progettazione rispetto all’impiantistica. Ma proprio in queste ore dovrebbero essere tornate le maestranze al lavoro, per concludere nel 2022 le lavorazioni piu strutturali e di messa in sicurezza, poi nel 2023 per la realizzazione vera e propria del polo culturali».
VILLA MYLIUS: RITARDI INTERNI MA LA DATA DI TERMINE NON SI SPOSTA DI MOLTO
La domanda sul “fermo” dei cantieri posta da Clerici riguardava anche Villa Mylius. «Qui i lavori sono proseguiti nei mesi scorsi sulle lavorazioni interne e sulla realizzazione di solai con momenti di approfondimento di progettazione per l’impiantistica, fatti per coordinare il progetto alle richieste della fondazione Marchesi, soprattutto sulle cucine – ha risposto Civati – Nelle prossime settimane gli operai torneranno al lavoro per proseguire sulle lavorazioni. Anche qui ci sarà qualche slittamento in avanti, ma il tempo di conclusione vera e propria non cambierà di molto rispetto a quello indicato (Che è luglio 2022, ndr)».
L’ASFALTATURA DELLE STRADE FA LITIGARE IL CONSIGLIERE DI VARESE IDEALE E L’ASSESSORE
Le spiegazioni sui principali tre cantieri sono state però precedute da una domanda sui lavori di ripristino delle asfaltature che ha impegnato non poco i due coinvolti: il consigliere Stefano Clerici e l’assessore Andrea Civati. Un battibecco che non sembrava avere fine, tanto che il consigliere Roberto Puricelli si è proposto come arbitro e ha assegnato cartellino giallo a entrambi.
Quella di Clerici, più che una domanda era una lamentela: in generale sulle asfaltature di ripristino dopo i lavori sui sottoservizi, e in particolare sulla situazione di via Sant’Imerio.
La spiegazione dell’assessore Civati nel suo complesso è stata molto chiara: «I lavori di ripristino delle strade non sono subito definitivi – ha spiegato infatti – Il primo passo è mettere un cumulo di terra molto consistente e poi una asfaltatura provvisoria, perchè la terra, necessaria per livellare la nuova situazione, richiede molto tempo per assestarsi: per la posa di tubi grossi come quelli dell’acqua c’è ìpoi bisogno di molta terra, e l’asfaltatura iniziale risulta proprio bombata, come un dosso, che poi però man mano si assesta, e quando è assestato si può procedere all’asfaltatura definitiva. Va segnalato inoltre che nel periodo dell’asfaltatura temporanea è responsabile il cantiere degli eventuali danni».
Questa però è stata la sintesi di ciò che ha detto: inframmezzata da polemiche, ironie, irritazioni tra i due contendenti, che hanno reso più difficile seguire la spiegazione. Speriamo che questa sintesi possa fare chiarezza per tutti: per i cittadini, che ora sanno meglio per quale motivo via sant’Imerio è stata restituita (anche se non definitivamente) così, ma anche per i protagonisti della querelle.
LA COMMISSIONE IN STREAMING
L’audizione dell’assessore Civati si può seguire in coda alla commissione congiunta bilancio lavori pubblici. Qui sotto lo streaming a partire dalla discussione
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Invece di di riempire il fosso e aspettare che si assesti, basterebbe compattare la terra di riempimento ogni 50 centimetri, fresare i bordi dell’asfalto rotto e asfaltare con un po’ di cura. Succede su Marte? No, lo fanno in Svizzera, a pochi chilometri da noi (e, probabilmente, gli operai sono varesotti frontalieri…).
Via Bolchini è un campo di patate. In via Manin, tra lo stadio e il liceo scientifico, hanno posato le tubazioni un anno e mezzo fa (forse i tempi di assestamento si misurano in lustri), poi tra il liceo e il “ferro di cavallo”, tornano …le patate. Via Crispi è messa anche peggio. In Viale Valganna, prima hanno posato le tubature, poi hanno riaperto tutto un paio di volte (così abbiamo i rattoppi dei rattoppi). Via Renè Vanetti è pronta per il campionato nazionale di motocross. Invece di arrampicarsi sugli specchi, sarebbe stato meglio chiedere scusa ed impegnarsi a migliorare la situazione.