I bambini delle scuole di Capolago piantano mirtilli e ortaggi per coltivare fiducia nel futuro
Tutta Capolago sostiene le attività didattiche proposte ai piccoli alunni della primaria baracca e dell'asilo Lovera tra lago e campagna
I bambini delle scuole di Capolago a lezione di fiducia nel futuro grazie alle attività in natura proposte dalle insegnanti con la collaborazione dei ragazzi della Cooperativa di Capolago e di diverse realtà del territorio.
È grazie a questa sinergia che i bambini della Scuola dell’infanzia Lovera hanno messo a dimora delle piante di mirtillo nei terreni della piccola azienda agricola OrtoMio a Capolago, lo scorso 13 aprile, mentre gli alunni delle elementari portano avanti un bell’orto didattico assieme Gabriele Nicora, papà di un giovane studente della Baracca e titolare di una piccola azienda Agricola in Cartabbia.
UN ORTO DIDATTICO NEL CORTILE DELLA SCUOLA BARACCA
«È molto importante per i bambini poter toccare con mano l’intero processo di produzione di un ortaggio, di un’insalata, di un rapanello o di qualsiasi altro tipo di pianta, per ritrovare quella stagionalità che si è persa tra i banchi dei supermercati e capire la complessità di quel meraviglioso processo che porta dal seme al frutto», afferma papà Nicora che anche quest’anno ha dato la propria disponibilità a seguire, una mattina a settimana, i bambini nella cura dell’orto scolastico.
Un’attività questa cui i bambini sono molto interessati e proposto dalle insegnanti perché gli studenti potessero apprendere «facendo qualcosa di pratico, sporcandosi le mani e collaborando tutti insieme tra loro – racconta la maestra Elena – Abbiamo la fortuna di avere un genitore competente e disponibile che ci aiuta nell’impresa di preparare, curare e risolvere piccoli problemi legati alla stagionalità e alla natura da cui questa scuola di campagna è circondata».
Per avere un’insalata i bambini partecipano alla pulizia del terreno per rimuovere i sassi, seminano con cura e stanno attenti alla crescita delle piantine: «Il risultato ripaga tutta la fatica di cui diventano consapevoli e questo ha una valenza fortemente educativa, come la collaborazione che è necessario mettere in campo da parte di tutti», affermano le insegnanti.
DAI MIRTILLI ALL’AMORE PER LA TERRA. IL PROGETTO DELL’ASILO LOVERA
“L’acqua e la terra” è il tema del progetto di quest’anno per i bambini della scuola dell’infanzia Lovera. All’acqua è stata dedicata la prima parte dell’anno scolastico, mentre il 13 aprile è iniziata la fase dedicata alla terra con un’esperienza che i bambini ricorderanno a lungo: piantare insieme dei mirtilli.
Per farlo i bambini hanno raggiunto a piedi l’azienda agricola OrtoMio di Capolago dove sono stati accolti da Antonio, il titolare, che ha permesso ai bambini di sperimentare in prima persona la messa a dimora di alcune piantine di mirtillo.
I bambini sono stati protagonisti attivi di questa attività sotto la guida dell’esperto che ha mostrato loro i vari passaggi: scavare una buca, allargare le radici della piantina per poi inserirla e ricoprire tutto con terra e con abbondante acqua. I bambini hanno anche visitato il pollaio e osservato da vicino le galline intente a covare le uova.
«È stata un’esperienza gratificante e coinvolgente per i bambini e di forte valore educativo, sia per il legame con il progetto Piantiamo un albero sia per la programmazione annuale dedicata al tema dell’acqua e della terra», affermano le insegnanti.
Di più, la giornata ha rinsaldato ulteriormente il forte legame che unisce la scuola al suo territorio, quello di Capolago: «Nelle prossime settimane e anche nei prossimi anni, i bambini potranno osservare da vicino le fasi di crescita delle piantine che hanno messo a dimora, crescendo assieme a loro – spiegano le insegnanti – Grazie a esperienze come questa, così viva e diretta, i bambini percepiscono meglio i concetti su cui si andrà a lavorare a scuola».
«I bambini hanno aiutato me a piantare i mirtilli e io spero di aver contribuito a trasmettere loro la fiducia nel futuro, l’importanza di coltivare oggi per avere dei frutti domani e quanto la natura sia parte di ciascuno di noi», racconta il titolare di OrtoMio, entusiasta di poter proseguire il progetto anche con i bambini del prossimo anno.
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